Coronavirus: la variante inglese sarebbe più letale del 30 per cento (oltre che più contagiosa)
La variante inglese potrebbe essere più letale (oltre che più contagiosa). Lo ha detto il primo ministro inglese, Boris Johnson, in conferenza stampa venerdì. «Siamo stati informati oggi che oltre a diffondersi più rapidamente, sembra che ci siano alcune prove che la nuova variante possa essere associata a un più alto grado di letalità», sono state le sue parole.
Le ricerche e le stime
Sir Patrick Vallance, il principale consigliere scientifico del governo, ha detto che le prove sulla letalità «non sono ancora forti» perché provengono da matematici che analizzano le tendenze nel numero di persone che muoiono e solo l’8% dei decessi registrati nel Paese contiene informazioni su quale ceppo avevano avuto. Tuttavia la variante inglese, chiamata B.1.1.7, sarebbe tra il 29 e il 91% più letale. Lo dicono tre analisi di tre gruppi di esperti che hanno esaminato l’impatto della variante più contagiosa sulla mortalità: la London School of Hygiene and Tropical Medicine ha affermato che potrebbe essere 1,35 volte più letale, l’Imperial College di Londra ha affermato che era tra 1,36 o 1,29 (a seconda del metodo utilizzato) e l’Università di Exeter ha scoperto che potrebbe essere 1,91 volte più letale. La ricerca si basa solo su poche centinaia di decessi.
Ancora incertezze
Nella conferenza stampa sono stati anche fatti degli esempi: per ogni 1.000 persone infettate dal virus originale, si prevede che circa 10 moriranno. Con la nuova variante «si prevede che moriranno 13 o 14 persone», ha detto Sir Patrick Vallance. Il professor Neil Ferguson, a capo del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (NERVTAG) on new coronavirus (COVID-19), ha dichiarato: «È una possibilità realistica che la nuova variante britannica aumenti il rischio di morte, ma rimane una considerevole incertezza». Ciò che non è chiaro inoltre è se questo (incerto) aumento del 30-40% dell’IFR riguardi l’intera fascia di età o se alcuni gruppi siano più o meno suscettibili.
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