Tik Tok bloccato in Italia per la morte della bimba: «Nessun controllo sull’età»
di Claudia Guasco
Aveva dieci anni, tre profili Facebook e almeno due su TikTok. È morta strangolandosi in bagno con la cintura dell’accappatoio, voleva filmarsi nella spaventosa sfida Black out challenge. Gli investigatori stanno cercando di capire se sia stata la bambina a creare le identità virtuali o un adulto abbia provveduto per lei. Ma nel frattempo il Garante per la protezione dei dati personali «ha disposto nei confronti di TikTok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica». Un provvedimento che lancia un segnale forte a tutti i social e crea un importante precedente: chi non si adegua, sarà sottoposto alla medesima disposizione.
TUTELA DEI MINORI
L’authority
«ha deciso di intervenire in via d’urgenza a seguito della terribile
vicenda della bambina di dieci anni di Palermo», spiega in una nota. Ma
già lo scorso dicembre «il garante aveva contestato a TikTok una serie
di violazioni: scarsa attenzione alla tutela dei minori; facilità con la
quale è aggirabile il divieto, previsto dalla stessa piattaforma, di iscriversi per i minori sotto i 13 anni;
poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti; uso
di impostazioni predefinite non rispettose della privacy». In attesa di
ricevere il riscontro richiesto con l’atto di contestazione, l’autorità
ha deciso comunque di intervenire «al fine di assicurare immediata
tutela ai minori iscritti al social network presenti in Italia». Ha
quindi vietato a TikTok l’ulteriore trattamento dei dati degli utenti
«per i quali non vi sia assoluta certezza dell’età e, conseguentemente,
del rispetto delle disposizioni collegate al requisito anagrafico». Il
divieto «durerà per il momento fino al 15 febbraio, data entro la quale
il Garante si è riservato ulteriori valutazioni. Il provvedimento di
blocco verrà portato all’attenzione dell’Autorità irlandese, considerato
che recentemente TikTok ha comunicato di avere fissato il proprio
stabilimento principale in Irlanda». Il mondo dei social è avvisato.
Tutte le piattaforme principali, da Facebook a Instagram, da Twitter a
YouTube, fissano a tredici anni l’età minima per l’iscrizione, chi non
vigila incorrerà nell’azione del Garante che impone il blocco dell’utilizzo dei dati personali dell’utente
di cui non è in grado di dimostrare il requisito anagrafico. Un
intervento per effetto del quale il minore potrà essere semplice
fruitore della piattaforma ma non caricare contenuti, se tenta di farlo
viene estromesso dall’account.
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