Governo in crisi. Conte ter, Renzi alza il prezzo: via Bonafede e nuovo Recovery
Renzi, in un video postato ieri sera sulla sua pagina Fb, parla proprio di questi temi: «Non è una questione caratteriale, non è un problema delle singole persone o che si può risolvere con una poltrona. A noi sta a cuore l’Italia e l’Italia deve ripartire adesso. Solo una cosa non ci possiamo permettere: non vivere questa crisi dell’epidemia come una grande opportunità per ripartire. O prepariamo adesso la ripartenza o l’Italia sprecherà la più grande occasione per costruire il proprio futuro». Poi il leader di Italia Viva indica i tre campi in cui bisogna produrre una svolta: economico, sanitario, educativo. «Ci sono le condizioni per ripartire. L’Europa ha messo 209 miliardi a disposizione. O decidiamo adesso di investire queste risorse o tra un anno sarà tardi».
Parole che confermano la convinzione che Conte con Italia Viva «dovrà trattare». Tanto più che in Senato «assistiamo a un autentico scandalo, che è il tentativo di far passare delle persone non su un’idea ma su una gestione opaca delle relazioni personali e istituzionali, alla creazione di gruppi improvvisati». «Senza però», sottolinea Maria Elena Boschi, «aver portato un solo voto in più al pallottoliere del premier dimissionario, che è fermo alla settimana scorsa». Conclusione: «Senza Italia viva non c’è la possibilità di un nuovo governo Conte».
Per alzare il prezzo e, soprattutto, per far capire che il Conter-ter non è affatto l’ultima spiaggia prima delle elezioni, i renziani lanciano diversi ami. L’ex ministra Teresa Bellanova candida Di Maio: «Noi non poniamo veti su Conte ma sicuramente non c’è solo Conte. Di Maio? Non poniamo veti neppure su di lui». La Boschi propone un governo guidato dal dem Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia: «Oggi Zingaretti ha detto che c’è il nome unico di Conte, strano che al Pd non possa andare bene una figura autorevole come Gentiloni». E il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, suggerisce di puntare su un premier al femminile: «Ci sono donne autorevoli in questo Paese che possono farlo». Il nome: Marta Cartabia, quella che farebbe la felicità di Renzi. Ma al momento è tattica. «Il primo giro sarà con Conte», scommettono i renziani che, al pari del capo, temono le elezioni anticipate.
IL MESSAGGERO
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