Chi ha il vaccino dia la licenza a chi non ce l’ha
È comprensibile e anzi sacrosanto che chi realizza il prodotto migliore sia geloso del proprio risultato. Ma qui non si tratta di rivelare alla concorrenza la magica formula della Coca Cola o della Nutella. Si tratta di cooperare, tutti insieme, a far ripartire un mondo bloccato e impoverito. Ci vorrà qualche tempo, per attrezzare gli impianti delle aziende che riceveranno il brevetto del vaccino già pronto. Certo non è semplicissimo. Ma è una strada obbligata. E se i privati non la capiscono, gli Stati, o le Comunità di Stati, potrebbero anche ricorrere all’espropriazione per pubblica utilità. Per il bene comune.
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