Governo, mandato esplorativo o maggioranza istituzionale: il borsino della crisi e i tempi

di Francesco Malfetano

Conte ter o larghe intese? Elezioni anticipate o governo istituzionale? A consultazioni quasi terminate (oggi al Colle andranno il centrodestra e il Movimento 5 stelle) il borsino della crisi si aggiorna rapidamente. Così scendono ancora, ad esempio, le quotazioni di un terzo governo Conte, vittima dei mai palesati responsabili e della giravolta del senatore ‘costruttore per una notte’ Luigi Vitali. Ma lo stesso fanno anche le chances di elezioni anticipate. Queste, almeno per il momento, non sembrano interessare nessuno. Al punto che non solo nessuno le ha ancora evocate al Quirinale (potrebbe farlo Giorgia Meloni oggi) quanto quasi nessuno le chiede più ad alta voce

Crisi. No di Renzi, Conte all’angolo. «Incarico esplorativo, non a lui»

Le soluzioni

Congelate invece le due opzioni più stabili: un Conte ter con dentro Italia Viva (le dichiarazioni di ieri di Matteo Renzi sono quasi state una pietra tombale e oggi qualcosa di molto simile potrebbe essere apposto anche dai cinquestelle) e un esecutivo di larghe intese (per il centrodestra se ne può parlare solo a Conte sconfitto definitivamente). Al contrario sono date in risalita le quotazioni di un nuovo governo PD-M5S ma senza l’attuale premier. Una possibilità che potrebbe essere valutata nei prossimi giorni con l’affidamento di un mandato esplorativo, magari – almeno in principio – ad un nome istituzionale come il presidente della Camera Roberto Fico. E la via istituzionale è al centro anche dell’ultimo titolo considerato in ascesa nel borsino della crisi: un governo istituzionale potrebbe sopperire alla mancata riuscita dell’operazione esplorativa. In buona sostanza è ancora tutto in divenire, d’altronde come sosteneva Giulio Andreotti: «In politica i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti».

I tempi

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