Renzi in Arabia e la vendita di armi. Polemica M5S, Calenda attacca: testimonial di un regime

Il faccia a faccia era stato registrato sabato a Riad, ma è stato trasmesso dagli organizzatori solo ieri. E Renzi, con le dimissioni di Conte, è stato costretto a rientrare in Italia di corsa. L’ex premier vola spesso in Arabia per tenere conferenze ben remunerate. Renzi ha anche spiegato al principe di «essere geloso del costo del lavoro in Arabia», fattore che ha favorito lo sviluppo; ma si è anche attirato critiche sui social per essere vicino a un personaggio sospettato di aver avuto un ruolo nell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.

Il ruolo dell’Arabia Saudita

Commentando le cifre degli investimenti in programma in Arabia Saudita, superiori al trilione di dollari, Renzi ha parlato di «numeri incredibili paragonati al debito pubblico italiano», aggiungendo come la politica oggi debba riuscire a combinare insieme «tradizione e innovazione, passato e futuro». «Penso che con la tua leadership e quella di re Salman il regno possa svolgere un ruolo cruciale e per me come ex sindaco è molto bello comprendere il ruolo delle città in questo progetto», ha detto Renzi, secondo il quale l’Arabia Saudita può essere «assolutamente importante non solo in Medio Oriente». Infine l’ex premier ha ringraziato Mbs per il ruolo svolto dall’Arabia Saudita in qualità di presidente del G20, ruolo occupato quest’anno dall’Italia, indicando come obiettivo quello di «lavorare per la pace e la prosperità del mondo».

CORRIERE.IT

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