Crisi di governo, il totoministri: Boschi e Delrio poi i tecnici Panetta e Severino
L’annunciata relazione del ministro Alfonso Bonafede (poi non votata per le dimissioni di Conte) è stata la scintilla della crisi. Il Guardasigilli, e il suo giustizialismo estremo, non sono graditi al Pd e a parte del Movimento. Bonafede potrebbe essere dirottato e diventare capogruppo M5S: tra i sostituti possibili ci sono Sabino Cassese, il procuratore di Milano Francesco Greco (che però è titolare di un’inchiesta sulla Lega), l’ex presidente della Consulta Marta Cartabia e Andrea Orlando. Ma il nome più forte pare essere quello di Paola Severino, che fu già Guardasigilli nel governo Monti. Piazzare un tecnico sarebbe un modo per depoliticizzare un ministero caldo, un po’ come avvenne con Luciana Lamorgese dopo il contestato mandato di Matteo Salvini all’Interno.
Iv vorrebbe per Maria Elena Boschi le Infrastrutture, che sarebbero spacchettate dai Trasporti (qui favoriti sono il Pd Graziano Delrio e l’M5S Stefano Buffagni). Boschi è data addirittura all’Economia (voce poco fondata) o potrebbe andare alla Difesa, dove darebbe il cambio a Lorenzo Guerini, che passerebbe all’Interno. Più difficile che la dem Roberta Pinotti, come si dice, approdi alla Difesa, perché l’accoppiata con Interno per il Pd sarebbe eccessiva. Se sulla Boschi reggesse il veto di M5S, salterebbe l’incastro e al Viminale potrebbe andare il renziano Ettore Rosato. Matteo Renzi, invece , non ha intenzione di entrare.
Il Pd, invece, vuole entrarci con più peso. Quasi sicuro l’arrivo di Orlando. Potrebbe essere vicepremier, Guardasigilli o sottosegretario con delega al Recovery. Un altro ingresso di peso potrebbe essere quello di Goffredo Bettini, come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
I 5 Stelle perderebbero, oltre a Bonafede, anche Nunzia Catalfo al Lavoro. Dicastero che non finirebbe a un renziano, vista l’offensiva sul reddito di cittadinanza: potrebbe arrivare invece il dem Andrea Marcucci o, se fosse considerato troppo filo renziano, Debora Serracchiani. Asserragliata all’Istruzione Lucia Azzolina, con la dem Anna Ascani che preme. Stefano Patuanelli potrebbe prendere il posto di Riccardo Fraccaro come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Mentre continua l’insistenza del Movimento per piazzare Giancarlo Cancelleri come ministro del Sud al posto di Giuseppe Provenzano. Se Alessandro Di Battista recedesse dall’intransigenza anti-renziana, potrebbe avere l’Innovazione o l’Ambiente. Infine, gli Europeisti: avrebbero diritto a un ministero. Il più accreditato è Bruno Tabacci, alla Famiglia.
CORRIERE.IT
Pages: 1 2