Recovery Sud, ecco i piani: cinque miliardi all’Alta Velocità
di Andrea Bassi
I fondi per il Sud confluiti nel Recovery Plan italiano finanzieranno investimenti nel Mezzogiorno. La lista è già pronta e Il Messaggero è in grado di anticiparla. Non solo. Il governo prova a rispondere e a rassicurare anche rispetto ai dubbi sollevati dalla Svimez e dal Servizio Studi della Camera dei deputati sull’effettiva addizionalità delle risorse. Nel prossimo documento di economia e finanza, fanno sapere dal ministero del Sud, sarà previsto il «reintegro» dei 21 miliardi del Fondo di sviluppo e coesione prestati al Recovery. Questo, spiegano le stesse fonti, farà si che alla fine del periodo di programmazione, i fondi europei per il Mezzogiorno non saranno 73 miliardi ma 93 miliardi. Insomma, l’anticipo nel Piano italiano di ripresa e resilienza delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, darebbe al Sud un doppio vantaggio: l’accelerazione della spesa e l’aumento delle risorse a disposizione.
Ma come saranno utilizzati i 21 miliardi del Fondo di sviluppo e di coesione, l’80% dei quali in base alle regole europee dovrà essere destinato al Mezzogiorno? Cinque miliardi di euro, innanzitutto, saranno destinate alle opere ferroviarie per la mobilità e la connessione veloce del Paese. L’Alta velocità ferroviaria, insomma. Le regioni maggiormente interessate saranno Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia. Ciò avverrà mediante un utilizzo oculato di tratte convenzionali e dedicate, eventualmente integrate da interventi infrastrutturali di adeguamento della rete esistente, o anche, laddove necessario, dalla realizzazione ex novo di varianti e tratte integrative. Si considera come un obiettivo concretamente perseguibile quello di garantire a tutte le principali aree urbane dell’Italia peninsulare tempi di accesso a Roma non superiori a quelli oggi garantiti dal sistema AV sulla sua tratta di maggior lunghezza, ossia le 4 ore e mezza del collegamento Roma-Torino.
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