Vaccini in Lombardia, Moratti: «Per gli over 80 dal 24 febbraio. Tra due settimane pronto il portale. Ipotesi sulle priorità»

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Lombardia, il piano vaccinazione Covid
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Per l’avvio della fase massiva di vaccinazione, che riguarderà oltre 6,5 milioni di persone, è prevista «un’azione capillare di informazione da parte della Regione», ha annunciato Moratti. «Nella prima settimana si inizierà con l’invio di lettere e materiale informativo — ha spiegato —. Entro due settimane ci sarà l’accesso al portale delle vaccinazioni. Le adesioni saranno raccolte anche dal portale aperto dai farmacisti e dei medici di medicina generale e al contatto diretto con il call center».

«Entro febbraio quasi 700mila dosi»

Dopo i ritardi e le criticità, ora la Lombardia cerca di accelerare il piano di vaccinazione. «Secondo il programma di consegna dei vaccini, ha detto Moratti, nella settimana 1-7 febbraio da Pfizer arriveranno in Lombardia 84 mila dosi, da Moderna 11 mila; nella settimana 7-14 febbraio sono previste da Pfizer 85 mila dosi, 22 mila da Moderna e 71.904 da AstraZeneca; al 15-21 febbraio da Pfizer sono previste 104 mila dosi e 111.048 da AstraZeneca, mentre dal 22 al 28 febbraio arriveranno 105 mila dosi da Pfizer, 82mila da Moderna. In totale entro il mese di febbraio avremo 675.952 dosi di vaccino anti Covid».

«Criteri del governo non ci soddisfano»

«Abbiamo dei punti da chiarire con il Governo – ha specificato Moratti -. Nella prima fase i criteri di distribuzione erano sulla base dei target, poi a seguito delle richieste di alcune Regioni, non tutte, si è passati a quello della popolazione. Questo criterio non ci soddisfa e non soddisfa la maggior parte delle Regioni, che si potrebbero trovare in condizioni diverse rispetto ad altre». «Per questo motivo – ha spiegato Moratti – ho chiesto di avere una riunione della commissione Salute da portare poi in conferenza Stato-Regioni per avere di nuovo il criterio sul target, che è un criterio che quasi tutte le Regioni stanno chiedendo». «Ho anche chiesto – ha poi aggiunto l’assessore – di avere la definizione centralizzata e condivisa delle priorità all’interno di ciascuna fase del piano, nelle relative categorie individuate» per non trovarci «a lottare un a regione con l’altra in maniera non corretta». Per gli ultra-ottantenni, ad esempio, la proposta di Moratti è di avere come prioritaria una sottocategoria che riguarda le pluri-patologie o le gravi immunodeficienze, con l’obiettivo di ridurre la mortalità e la pressione sugli ospedali.

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