Covid, Bertolaso: «In Lombardia puntiamo a vaccinare tutti entro il mese di giugno»

«Il coronavirus è il soggetto più democratico che io abbia mai conosciuto, non guarda in faccia a nessuno. Non ha tessere di partito, non appartiene a coalizioni e ci sta creando una serie di problemi», ha detto Bertolaso a proposito del suo nuovo incarico con cui, ha spiegato, «vado a dare una mano alle strutture competenti in Lombardia per vaccinare 10 milioni di persone». E quindi «non c’è nessuna contrapposizione politica» con il Governo, «siamo tutti responsabili di dover insieme affrontare questo problema». Ma ha affermato: «Con tutte queste criticità, un decreto legge sulle linee guida per l’attuazione del piano vaccinale nazionale non sarebbe una cattiva idea. In questo modo risolveremmo diversi problemi come l’impiego di specializzandi, medici in pensione e stoccaggio, e anche quello dei volontari di protezione civile. La cosa incredibile è che con le attuali norme vigenti i volontari di protezione civile non possono essere utilizzati», ha concluso Bertolaso.

Fontana, aprendo la conferenza stampa, si è detto «orgoglioso che Bertolaso abbia dato la sua disponibilità a darci una mano in un momento complicato e delicato come la campagna dei vaccini». «Bertolaso metterà a disposizione la sua grande efficienza, che ha già dimostrato in tutta la sua vita e continuerà a farlo qui in Regione. Io lo ringrazio perché ci dà sicurezza dell’ottimo risultato che otterremo», ha aggiunto Fontana.

«Ho avuto l’onore di lavorare con lui nei miei precedenti ruoli. Ho sempre visto determinazione, concretezza, entusiasmo nonostante l’emergenza», ha dichiarato Letizia Moratti. «È importante motivare la squadra. Il piano vaccinale continua ad avere delle modifiche. Rispettiamo quello che ci viene detto. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai lombardi il piano vaccinale più efficace», ha aggiunto Moratti.

CORRIERE.IT

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