Crisi di governo, le ultime notizie: Mattarella convoca Draghi per «un governo di alto profilo»


«Credo che sia giusto aggiungere una ulteriore considerazione. Ci troviamo nel pieno della pandemia, il contagio del virus è diffuso e allarmante, e se ne temono nuove ondate nelle sue varianti. Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre, la successiva campagna elettorale richiede inevitabilmente tanti incontri affollati, assemblee, comizi. Il ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti». «In altri Paesi, in cui si è votato obbligatoriamente perché erano scadute le legislature dei parlamenti o i mandati dei presidenti, si è verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere, pensando alle tante vittime che purtroppo continuiamo ogni giorno, anche oggi, a registrare. Avverto pertanto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia a un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica. Conto quindi di conferire al più presto un incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili che ho ricordato».

Ore 21.35 – Mattarella convoca per domani mattina Mario Draghi
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per domani alle 12 al Quirinale il professor Mario Draghi». Lo ha detto il portavoce del Presidente della repubblica Giovanni Grasso.

Ore 21.24 – Mattarella: «Darò a più presto incarico di formare il governo»
Conto di «conferire al più presto incarico per formare governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili». Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 21.16 – Mattarella: «Con elezioni Paese sarebbe a lungo senza governo»
«Dal momento in cui si sciolgono le Camere devono passare 60 giorni, poi altri 20 giorni per insediare le nuove Camere, che poi devono formare i propri uffici di presidenza. Poi bisogna formare il governo, che deve ottenere la fiducia delle Camere e poi organizzare i propri uffici. Nel 2013 passarono 4 mesi, nel 2018 5 mesi. Si tratterebbe di tenere a lungo il Paese senza un governo in pienezza di funzioni». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 21.15 – Mattarella: «Per Recovery serve governo, non possiamo perdere occasione»
«La scadenza del blocco dei licenziamenti richiede molte decisioni difficili da assumere da un governo non nel pieno delle sue funzioni e con la campagna elettorale. Inoltre entro aprile bisogna presentare il piano per i grandi finanziamenti europei, prima lo si approva e più tempo c’è per l’interlocuzione con l’Ue. Un governo con l’attività ridotta non sarebbe in grado di farlo per qualche aspetto nemmeno potrebbe e non possiamo perdere questa occasione». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale.

Ore 21.14 – Mattarella : appello a partiti per un governo di alto profilo
La crisi sanitaria ed economica «richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo. Avverto il dovere di rivolgere alle forze politiche un appello per un governo di alto profilo per far fronte con tempestività alle gravi emergenze in corso». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella.

Ore 21.00 Mattarella: «Subito nuovo esecutivo o immediate elezioni»
«Dalle consultazioni al Quirinale era emersa come unica possibilità di governo a base politica quella della maggioranza che sosteneva il governo precedente. La verifica della sua concreta realizzazione ha dato esito negativo. Vi sono adesso due strade tra loro alternative: dare immediatamente vita ad un nuovo governo adeguato a fronteggiare le gravi emergenze presenti: sanitaria, sociale, economica, finanziaria ovvero quella di immediate elezioni anticipate». Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prima della convocazione per domani al Quirinale di Mario Draghi.

Ore 21.01 – Orlando: «Iv voleva questa rottura»
«Questa sera c’è stato il suono della campanella: c’erano tutte le condizioni per ricomporre. Abbiamo modificato la posizione dei 5s sulla prescrizione, volendo si poteva trovare un’intesa anche su Anpa. Ho l’impressione che si volesse questa rottura, dietro c’è un disegno politico». Così il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a Cartabianca su Rai3.

Ore 20.53 – Fico: «Non c’è disponibilità per dare vita a una maggioranza»
«Allo stato attuale permangono distanze alla luce della quali non ho registrato unanime disponibilità per dare vita alla maggioranza». Lo ha detto il Presidente della Camera Roberto Fico al termine del colloquio con il Capo dello Stato.

Ore 20.47 – Palazzo Chigi: «Da Conte doveroso riserbo in fase delicata Paese»
«Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo le dimissioni rassegnate al Capo dello Stato, ha ritenuto di non dover assumere alcun ruolo o posizione pubblica in questa delicata fase per il Paese, nel rispetto dell’impegno profuso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente della Camera Roberto Fico. Si invita quindi, in questo momento di forte criticità per il Paese, a non attribuire al Presidente Conte dichiarazioni e virgolettati che non rispettano il suo pensiero». È quanto spiegano fonti di Palazzo Chigi.

Ore 20.46 – Di Stefano: «Temi? Renzi voleva teste ministri 5 Stelle´
«Fai due giorni di tavolo a tuo dire `sui temi per l’Italia´ e alla prima dichiarazione successiva annunci il mancato accordo non sui temi ma perché il M5S non ti ha concesso le teste di Conte, Bonafede e Azzolina. Non credo serva aggiungere altro». Così twitta Manlio Di Stefano, sottosegretario 5 Stelle agli Esteri.

Ore 20.46 – Scalfarotto: «Anche Pd a settembre chiedeva svolta»
«Il nostro miglior scenario è un governo politico in discontinuità con quello precedente. Non abbiamo chiuso a un governo istituzionale. Adesso deciderà il presidente della Repubblica». Così Ivan Scalfarotto parlamentare di Italia viva ospite di Zapping su RaiRadio1. «Crisi inspiegabile? – prosegue Scalfarotto – Per noi inspiegabile è che il Pd per mesi abbia chiesto un cambio di passo e oggi dice che tutto andava bene: o a settembre il segretario Zingaretti fingeva dicendo che ci voleva una svolta, oppure quella svolta ci voleva. Noi pensiamo che ci voleva. Se si pensa che tutto stesse andando bene il governo con noi non si può fare: noi cerchiamo una discontinuità».

Ore 20.39 – Meloni: «È spettacolo indegno, già spartivano le poltrone»
«Queste sono ore in cui gli scenari sono sempre tutti aperti, ho smesso di guardare la vicenda da esponente politica e lo faccio da cittadina. Io tifo contro Conte e contro questa maggioranza, però è uno spettacolo indegno di una nazione civile. Mi chiedo cosa hanno fatto in questo anno? In realtà non stavano discutendo di programma ma di poltrone già da un anno». Così Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia ospite di `Stasera Italia´ su Rete 4.

Ore 20.36 – Crimi: «Renzi ha posto interessi poltrone davanti a Paese»
«L’obiettivo ora è evidente, l’obiettivo era ottenere qualche poltrona in più. Non abbiamo ricevuto da Iv nessun tipo di rassicurazione su Conte e abbiamo assistito anche al sindacare sui minisetri degli altri. Chi ha cominciato a mettere veti è Renzi,che ha posto davanti all’interesse del Paese l’interesse ad avere qualche poltrona in più». Lo dice il capo politico M5S Vito Crimi.

Ore 20.26 – M5S:«Renzi voleva solo poltrone, questo motivo crisi»
Nessuna volontà di aiutare il Paese nel momento più difficile, nessun interesse verso i cittadini italiani o a lavorare per l’interesse della collettività. Da parte di Matteo Renzi sul tavolo c’era solo la questione delle poltrone. Così facendo ha dimostrato chiaramente che questa era la vera ragione per la quale ha provocato la crisi. Poltrone che ha chiesto, contrariamente a quanto sostenuto in questi giorni. Oltre a chiederle, il senatore di Rignano, voleva decidere anche per conto delle altre forze politiche». È quanto dichiara il M5S, «contrariamente a quanto affermato da fonti renziane, non ha posto alcun veto. In queste ultime ore e nei giorni precedenti siamo stati concentrati sui temi e sui bisogni degli italiani ma ci siamo trovati di fronte a un leader politico che voleva solo mercanteggiare e cercare pretesti per rompere».

Ore 20.19 – Fico lascia Montecitorio per recarsi al Quirinale
Il presidente della camera Roberto Fico ha lasciato Montecitorio per recarsi al Quirinale.

Ore 19.57 – Fico sente Renzi e leader maggioranza prima salire al Colle
Il presidente della Camera Roberto Fico, secondo quanto si apprende, prima di recarsi al Quirinale per riferire al Capo dello Stato l’esito del mandato esplorativo, sta sentendo i leader della maggioranza uscente e il leader di Italia viva Matteo Renzi.

Ore 19.46 – Fico alle 20.30 al Quirinale
Il presidente della Camera Roberto Fico alle ore 20:30 si recherà al Quirinale. Lo fanno sapere fonti di Montecitorio.

Ore 19.43 – Pd: «Da Renzi rottura inspiegabile»
«Renzi non rompe con Conte, ma con gli alleati». È questa la posizione che emerge da fonti del Pd su quanto accaduto nelle ultime ore. Per i dem, Matteo Renzi vuole scegliere anche i ministri degli altri partiti. Di qui la «rottura inspiegabile». Lo fanno sapere fonti Pd aggiungendo che Renzi voleva scegliere anche i ministri del Pd.

Ore 19.45 – Renzi «Hanno rotto ex alleati, ora ci affidiamo a Mattarella»
«Bonafede, Mes, scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato». Lo scrive sui social il leader di Iv Matteo Renzi.

Ore 19.37 – Renzi: «M5S non cede su nulla, rottura è su Arcuri, Bonafede e Azzolina»
« La barzelletta che non si chiude sul verbale è, appunto, una barzelletta. Qui lo scontro è altissimo sui contenuti: dal Mes alle infrastrutture, dalla giustizia alla Torino-Lione e ovviamente sui nomi. Crimi ha detto che non intendono cedere su nessuno a cominciare da Bonafede e Azzolina. Domenico Arcuri e Mimmo Parisi non si toccano. Possono sostituire la Catalfo solo se non ci va la Bellanova. E per vicepremier al momento è in ballo Fraccaro con Orlando». Così Matteo Renzi in chat con i parlamentari di Italia Viva.

Ore 19.30 – Faraone: «Abbiamo chiesto discontinuità e M5S propone stessa squadra»
«C’è stata una discussione su quella che dovrà essere la squadra. Abbiamo appreso che il M5S vuole confermare i ministri , con una assoluta continuità. Noi invece abbiamo chiesto discontinuità, altrimenti non avremmo generato una crisi di governo. Se ci fanno una moviola di quello già visto non ha alcun senso». Lo afferma il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone. «Oggi non abbiamo detto no a Conte, ma strada si fa più stretta», aggiunge Faraone.

Ore 19.29 – Castaldi (M5S): «Elezioni vicinissime, io prontissimo»
«Altro che temi! Poltrone e testa di Conte nonostante un pandemia. Indegno! Elezioni vicinissime, a mio parere! E sono pronto: prontissimo!». Così su Twitter Gianluca Castaldi, senatore M5S e sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento.

Ore 19.14 – Crippa: «Da Iv racconto non vero, temi convergenti c’erano»
«Qualcuno voleva trasformare il verbale in un contratto di governo ma senza che il presidente incaricato fosse presente. E quel qualcuno, Iv, ha dato alle agenzie un racconto sul tavolo non rispondente al vero, dicendo che non c’erano temi convergenti. A nostro avviso i temi convergenti sono molto di più di quelli divisivi. E si era detto che i temi divisivi come il Mes erano fuori dal tavolo». Lo dice il capogruppo M5S Davide Crippa al termine del tavolo programmatico a Montecitorio.

Ore 19.09 – De Petris: «Iv contro tutto, difficile evitare elezioni»
«Iv ha dato parere contrario su tutto e non si scioglie la riserva su Conte. Entriamo in una fase difficile in cui è difficile che possa accadere qualcosa di diverso dalle elezioni». Lo dice la capogruppo del Misto al Senato Loredana De Petris, senatrice di Leu.

Ore 19.08 – Delrio: «Rimangono distanze ma credo siano colmabili»
«Ci sono state discussioni approfondite su gran parte del programma, rimangono delle distanze, ma noi siamo fiduciosi che queste distanze possano essere collaterali da chi riceverà il mandato». Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, lasciando la sala della Lupa di Montecitorio. «Io penso che queste distanze siano colmabili», aggiunge.

Ore 19.06 – Boschi: «Posizioni riferite a Fico, deciderà come procedere»
«Ogni gruppo ha riferito le proprie posizioni, ora spetta al presidente Fico decidere come procedere». Lo ha detto la capogruppo di Iv, Maria Elena Boschi, al termine del tavolo sul programma.

Ore 19.04 – Iv: «Nessun verbale a conclusione tavolo»
Né un verbale né un documento conclusivo. È quanto si apprende da fonti di Italia viva, al termine del tavolo sul programma. Le stesse fonti precisano che non c’è stato abbandono da parte di Iv del tavolo né la mancata firma. Tutte le forze politiche starebbero ora illustrando a Fico le proprie posizioni

Ore 19.03 – Boschi: «Rimangono le distanze»
«Rimangono le distanze sui contenuti nonostante il lavoro di questi giorni. Non abbiamo parlato di nomi». Lo dice Maria Elena Boschi di Italia viva uscendo dalla sala della Lupa.

Ore 19.00 – Vertice alleati-Renzi, è rottura su Bonafede e Azzolina
Fumata nera questo pomeriggio a un vertice di Matteo Renzi con Dario Franceschini, Vito Crimi e Roberto Speranza per cercare un’intesa sulla nascita di un governo Conte ter. A quanto apprende l’ANSA da fonti di Italia viva, sia sui temi che sulla squadra, dal Mes al ruolo di Arcuri, non si sarebbero registrate le aperture attese. In particolare, secondo le stesse fonti, Crimi avrebbe detto no alla richiesta di sostituire i ministri Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina. In più, sarebbe stato «posto un veto» su Teresa Bellanova al ministero del Lavoro.

Ore 18.55 – Governo: Fico lascia la riunione
Il presidente della Camera Roberto Fico ha lasciato, a passo svelto, la sala della lupa, ove è stato a colloquio con i rappresentanti della possibile maggioranza. Nessuno degli altri partecipanti alla riunione ha lasciato la sala.

Ore 18.24 – Manca intesa su verbale, per Iv non rispecchia posizioni
Non c’è intesa, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, sul verbale che dovrebbe chiudere il tavolo sul programma dopo due giorni di lavori. Italia viva, che aveva chiesto un documento con cronoprogramma, avrebbe poi detto sì alla scelta di redigere un verbale di fine riunione ma avrebbero lamentato, alla lettura del testo, che non rispecchia le diverse posizioni che si sono registrate al tavolo su alcuni temi.

Ore 17.59 – Fico incontra maggioranza in Sala della Lupa
Il presidente della Camera Roberto Fico è entrato nella sala della Lupa dove i rappresentanti della possibile maggioranza hanno completato un verbale dei loro incontri.

Ore 17.48 – Salvini sente alleati, centrodestra compatto
«Il centrodestra è compatto e ha le idee chiare: non è possibile che la sinistra perda altro tempo, le priorità sono salute e lavoro, non i litigi per poltrone e ministeri. Abbiamo le idee chiare su quello che serve per rilanciare il Paese». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, che oggi ha parlato con Berlusconi, Meloni, Toti, Lupi e De Poli.

Ore 17.01 – Pausa lavori alla Sala della Lupa: «La partita di pallone si svolge altrove»
Pausa di qualche minuto alla Sala della Lupa dove si lavora alla stesura del «documento», il cosiddetto contratto di governo. Un senatore che preferisce restare anonimo confessa: «Per usare una metafora calcistica, noi stiamo soltanto facendo qualche passaggio, la partita di pallone si svolge altrove». E i renziani come si comportano? «Fanno melina e nel frattempo via cellulare trattano sui posti al governo. Adesso però mi faccia prendere un caffè….». Nella prima ora e mezzo della sessione pomeridiana i capigruppo avrebbero discusso del Recovery Fund e dell’ordine dei lavori. (Giuseppe Alberto Falci)

Ore 16.35 – Gori (Pd): «Puntare su un nuovo premier»
«Se Renzi ha interesse a chiudere sul ConteTer per massimizzare il suo dividendo, per ragioni opposte il Pd dovrebbe puntare ad una maggioranza + ampia (con nuovo premier). Questo se ancora non fosse chiaro che l’Italia ha bisogno di un governo ben + forte e fattivo del precedente». Lo scrive su Twitter il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Ore 16.15 – Carelli: «Lascio il Movimento, ha perso l’anima»
A margine della giornata finale di trattative per la nascita di un nuovo governo con la stessa maggioranza uscente, arriva la notizia dell’addio al M5S di Emilio Carelli. «Non senza sofferenza interiore annuncio la mia uscita dal gruppo parlamentare del Movimento 5Stelle — scrive il giornalista —. In questo modo dico addio ad un Movimento che ha perso la sua anima». E ancora: «Troppe volte ho assistito a scelte sbagliate che non ho condiviso, persone sbagliate e incompetenti nei posti sbagliati che non ho condiviso. Ed ogni volta che ho cercato di esprimere il mio parere, di portare un contributo corroborato da oltre 40 anni di esperienza professionale, sono rimasto inascoltato». Carelli parla poi del «triste spettacolo di queste ultime settimane»

Ore 15.52 – Rotondi: «Renzi ha già un accordo con Salvini»
Da democristiano di lungo corso, Gianfranco Rotondi è esperto di manovre parlamentari. E via Twitter butta lì una sua interpretazione sulle ultime schermaglie tra Italia viva e le altre forze della maggioranza: Mi sembra che Renzi si spinga troppo in là perché il suo sia un bluff. Evidentemente il capo di IV ha in tasca un accordo elettorale di desistenza con Salvini».

Ore 15,30 – Fico entro le 20 sale al Quirinale
Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha confermato ai capigruppo della maggioranza la volontà di tornare stasera, entro le 20, al Quirinale, rispettando così l’impegno assunto con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per riferire circa l’esito del mandato esplorativo. Il tavolo potrebbe proseguire i propri lavori fino alle 18 e, viene riferito, non si esclude un secondo giro di consultazioni, da parte di Fico, prima di risalire al Colle. Cosa che avverrà sicuramente entro la serata.

Ore 15.20 – Grasso: «Su giustizia Iv cerca pretesti»
I renziani stanno cercando l’incidente? E’ il sospetto che adombra il senatore Pietro Grasso, esponente di primo piano di Liberi e Uguali. «Avendo partecipato —sottolinea via Twitter l’ex presidente del Senato — posso confermare: è andata molto bene. Si sono fatti più passi avanti in quelle due ore che nei mesi precedenti. Non riconoscere che il m5s ha mostrato una nuova disponibilità significa cercare pretesti per rompere e non soluzioni per arrivare a un’intesa».

Ore 14.55 – Ripresa la riunione della maggioranza
È ricominciata la riunione del tavolo di maggioranza sul programma che, stando agli ultimi aggiornamenti, dovrebbe concludersi attorno alle 16. A verbalizzare l’esito della due giorni di lavori è Loredana De Petris, capogruppo di Leu al Senato. Anche il presidente Fico partecipa alla fase finale del confronto (ieri dopo avere aperto i lavori aveva lasciato spazio ai tecnici e ai rappresentanti delle forze politiche). Toccherà a lui trarre le conclusioni e riferire al presidente Mattarella sulla possibilità di avviare un nuovo esecutivo sostenuto dalle forze politiche che hanno partecipato alla trattativa. Sembra, tuttavia, che sia ancora in discussione la tempistica.

Ore 14.51 – Marcucci: «Ci sono passi avanti»
Una lettura completamente diversa arriva dal fronte Pd: «Confidiamo di chiudere alle 15,30, massimo 16, scrivendo anche un verbale, per poi riferire al presidente Fico». Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, incontrando i cronisti in piazza Colonna nella pausa dei lavori. «Io credo — ha aggiunto — che siano stati fatti anche passi avanti». Fonti parlamentari del Pd hanno poi fatto sapere che il gruppo ha messo in evidenza, tra gli altri, i temi della riforma fiscale e della lotta all’evasione e alle rendite.

Ore 14,29 – Renzi ai suoi: «Fino all’ultimo cercheremo un’intesa»
Finora non è stato fatto nessun passo avanti su nessun contenuto: «fino all’ultimo» proveremo a vedere se c’è una disponibilità a una mediazione. Lo avrebbe detto Matteo Renzi, a quanto si apprende, nel suo intervento in assemblea con i parlamentari di Italia viva, riuniti durante la pausa pranzo del tavolo di confronto con Fico. «Noi cerchiamo l’intesa, dovrebbero fare qualche passo anche gli altri» ha detto ancora il capo di Iv. «Siamo stupiti della chiusura sui contenuti della maggioranza — avrebbe anche aggiunto, secondo quanto riporta l’Adnkronos —, senza nessuno sforzo per trovare soluzioni su problemi che non sono di oggi e su cui appare evidente che bisogna trovare una soluzione». E infine: «Noi siamo sempre per l’accordo, ma al momento non c’è».

Ore 14.27 – Orlando a Renzi: «Non sprechiamo possibilità»
«Renzi dice che su giustizia “siamo allo zero assoluto”. Probabilmente sono stato invitato a un’altra riunione… Apertura su riforma penitenziaria, modifica prescrizione, intercettazioni… Non sprechiamo questa possibilità!».

Ore 14 — Boschi: «Passi avanti? No»
A dare il senso della precarietà della situazione sono anche le parole, o meglio una singola parola, di Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia viva alla Camera. Alla domanda dei cronisti che le chiedevano se ci fossero stati dei passi avanti, la sua risposta è stata laconica: «No».

Ore 13.30 – La situazione è in stallo
Sarà un arrivo in salita. E non è neppure detto che si riesca a raggiungere il traguardo. L’ottimismo che fino al mattino ruotava attorno all’operazione «Conte ter», affiancata dalla profonda revisione programmatica voluta da Italia Viva, sì è molto affievolito nelle ultime ore del tavolo di confronto tra le forze della maggioranza. A creare una prima impasse è stato il nodo giustizia, con la divisione netta tra Movimento 5 Stelle e Italia viva sul cosiddetto «lodo Orlando», la proposta di compromesso del vicesegretario Pd sul tema della prescrizione. Le agenzie di stampa parlano anche di disaccordi sui nomi, per quanto formalmente il tavolo fosse convocato solo sui contenuti.

Ore 12.49 – Stop tavolo dalle 13.30 alle 14.30
Alle 13.30 alle 14.30 saranno sospesi i lavori del tavolo di Montecitorio. Lo stop serve per consentire lo svolgimento dell’assemblea di Italia viva.

Ore 12.24 – Salvini: «Niente accordo? Soluzione seria è voto ad aprile»
«Se non trovano l’accordo, allora meglio andare al voto e avere un nuovo Parlamento a aprile per risolvere i problemi del paese». Lo ha detto Matteo Salvini, incontrando i giornalisti fuori dal Senato, parlando della trattativa in corso a Montecitorio.

11.36 – La conclusione del tavolo oggi alle 15
I lavori del tavolo di confronto alla Camera, andranno avanti fino alle 15 di oggi pomeriggio. I rappresentanti dei partiti che partecipano ai lavori hanno chiesto un prolungamento di due ore, rispetto alla conclusione prevista che era stata fissata per oggi alle 13. Al momento i gruppi sono al lavoro sul dossier istruzione, cultura e turismo.

11.27 – Orlando propone «lodo» su prescrizione
Al tavolo sul programma in corso a Montecitorio il vicesegretario del Pd Andrea Orlando ha proposto un «lodo» sulla prescrizione su cui c’è stata una apertura da parte di M5s, mentre Iv non è d’accordo. Orlando ha proposto che la maggioranza si impegni a portare avanti il ddl sulla riforma del processo penale, che accorcia i tempi dei processi, e che se entro sei mesi non viene approvato allora si metterebbe mano alla prescrizione. Qui l’articolo completo.

Ore 11.10 – Scalfarotto: «Non sono così sicuro che ci sia un Conte ter»
«Non sono così sicuro che sia certo un Conte ter, stiamo ancora discutendo». Queste le parole di Ivan Scalfarotto, parlamentare di Italia Viva, ad Agorà Rai Tre, sulle trattative per la formazione del nuovo governo.

Ore 10.13 – Salvini: «Penso che si metteranno d’accordo»
«Penso che alla fine si metteranno d’accordo», è il pronostico sulla soluzione della crisi di governo avanzato da Matteo Salvini a Skytg24. «Con qualche ministero in più o in meno— ha aggiunto il leader della Lega — con tutti che andranno in tv a dire di aver vinto, con qualche virgola in più e gli italiani avranno perso un altro mese».

Ore 9.51 – Toti: «Sì alla fiducia costruttiva»
Il governatore della Liguria Giovanni Toti rilancia anche l’ipotesi bicamerale per le riforme, già apprezzata da alcuni esponenti di Italia Viva: «Un Conte-ter non ci vedrebbe tra le forze politiche che lo appoggerebbero — ha detto intervistato da Primocanale —. Altra cosa sarebbe che, in Parlamento, sulle riforme che sono le regole del gioco, ci possa essere una maggioranza più ampia». Tra le proposte spicca quella della cosiddetta fiducia costruttiva: «Ci farebbe evitare le scenette di questi giorni: se uno vuole mandare a casa il presidente del consiglio X, deve avere già la maggioranza per il presidente del consiglio Y».

Ore 9.44 – Bellanova: «I dossier caldi? La giustizia e il Recovery»
«I dossier caldi? La giustizia e il Recovery». Così Teresa Bellanova, a Omnibus, su La7, spiega come Italia Viva punti a lavorare in modo nuovo su questi temi. «Gualtieri e Bonafede devono andare via? Al recovery hanno lavorato in tanti», taglia corto la renziana.

Ore 9.19 – Al via seconda giornata del tavolo programmatico con Fico
È iniziata a Montecitorio la seconda giornata dei lavori del tavolo programmatico con i gruppi della maggioranza, convocato dal Presidente della Camera Roberto Fico sulla base del mandato esplorativo affidatogli dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.

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