Draghi dice sì a Mattarella: “Momento difficile, l’emergenza richiede risposte all’altezza della situazione. Mi rivolgerò ai partiti, fiducioso che emerga unità”

Intanto i mercati approvano l’indicazione del Colle. Sul nome dell’ex presidente della Bce festeggia la Borsa e lo spread scende a 107 dai 116 di ieri. Ma il cammino del governo del presidente è tutt’altro che in discesa. Tutti i partiti sono chiamati in tempi brevissimi a scegliere se sostenere l’esecutivo dell’ex presidente della Bce o tirarsi fuori. Perché come chiarisce il vicesegretario Pd Andrea Orlando, «il Pd conta per l’11 per cento in Senato» e in Parlamento un peso importante ce l’ha M5s che, aggiunge Orlando, «è nato proprio come reazione all’esperienza del governo Monti». Ieri il capo politico del Movimento Vito Crimi ha negato l’appoggio ad un governo Draghi ma, come emerge dai primi distinguo, è alto il rischio di spaccatura nel Movimento. Chi è Mario Draghi, l’ex numero uno della Bce su cui Mattarella fa affidamento

Se il Pd si prepara «ad aiutare Draghi» per evitare gli errori del passato, il centrodestra si riunirà oggi per decidere la linea che il leader della Lega Matteo Salvini assicura sarà «compatta». «Non abbiamo pregiudizi – chiarisce Salvini – nei confronti di Draghi. Vogliamo parlare di taglio di tasse e apertura dei cantieri con la prospettiva del voto». Aderisce con slancio alla prospettiva di un governo guidato dall’ex governatore di Bankitalia Matteo Renzi, accusato da Orlando di essere la «causa del fallimento della politica» in questa crisi di governo. «Ora è il momento dei costruttori. Ora tutte le persone di buona volontà – sostiene il leader Iv – devono accogliere l’appello del Presidente Mattarella e sostenere il governo di Mario Draghi».  Draghi al Quirinale, Tabacci: “Obama quando aveva un problema diceva ai suoi collaboratori ‘chiamate Mario'”

Provano a sfilarsi, invece, i 5 Stelle, che già ieri sera con il reggente Vito Crimi avevano annunciato che la strada più impervia «quella del governo tecnico» è, nei fatti, «una tipologia di esecutivo, già stata adottata in passato, con conseguenze estremamente negative per i cittadini italiani» e poi questa mattina con la senatrice Paola Taverna, secondo la quale l’”unica strada sono le elezioni». La ministra grillina Fabiana Dadone: «Non appoggeremo manovre lacrime e sangue, non cediamo a questi giochetti». E Beppe Grillo ai suoi, «leali a Conte, no a Draghi». Crisi di governo, Elsa Fornero: “Sono dei piccoli uomini che hanno un’intelligenza limitata. Non ci arrivano”

LA STAMPA

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