I partiti si fanno un film senza aver capito chi è il regista

E allora, la situazione è questa: ci sono due partiti nel centrodestra che, con accenni diversi, possono votate la fiducia, a patto che, dopo mesi di aspro contrasto, ragionevolmente il governo interpreti una discontinuità. E ci sono gli attori della ex maggioranza, a partire dal Pd che pongono veti sulla presenza della Lega, con l’eccezione di Berlusconi, a patto che faccia come Ciampolillo, correndo in soccorso a un governo concepito come una sorta di quello che c’era prima. Il che si può anche dire così: i protagonisti di una crisi di sistema, che non hanno guidato la risposta anzi l’hanno subita, perché Draghi è stato indicato come extrema ratio dal capo dello Stato e non dai partiti vogliono mettere una camicia di forza al nuovo governo. E l’affollamento odierno, neanche tanto sorprendente, testimonia che si può passare da una formula all’altra ma l’unico eccitante è sempre la prospettiva di posti nella tolda di comando, con ministri buoni per tutte le stagioni.

Perché il punto è questo: Draghi non ha il mandato di costruire un governo sulla base di una formula politica, meno che meno di una maggioranza collassata e di un’opposizione anch’essa collassata perché buona a urlare “al voto al voto” fino due giorni fa, ma solo (si far per dire) un governo all’altezza, in grado di fronteggiare l’emergenza. Logica vuole che, in assenza di richieste equilibrate, l’unica possibilità sia un governo tecnico o istituzionale che dir si voglia che si rivolge al Parlamento nel suo insieme, mettendo tutti sullo stesso piano e prospettando una risposta di alto profilo. Ed è evidente che più è larga la maggioranza più cala il tasso di “politicità” e aumenta quello di “tecnicità” se i leader non interpretano quello spirito che in Germania rende possibile la formazione di Grosse Koalition politiche. Se Draghi vuole avere l’ambizione di guidare una risposta che parli al mondo, all’Europa, affrontare la crisi di sistema inevitabilmente non potrà concepire il suo governo come un ter del precedente. Al momento ognuno sembra considerarlo come una Gioconda di Leonardo che, da qualunque parte la guardi sembra che ti guarda. In verità la Gioconda non guarda nessuno, perché ha un altro orizzonte.  

L’HUFFPOST

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