Allarme delle Regioni e delle Asl:“Senza medici di base non si riescono a vaccinare gli anziani”

Le ragioni scientifiche
«La vaccinazione è un atto medico- puntualizza alla Stampa.it il professor Roberto Cauda, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del Policlinico Gemelli di Roma-. Negli anni medici di base hanno consolidato la loro esperienza con la vaccinazione gratuita degli over 65 contro l’influenza e lo pneumococco. Per vaccinare gli anziani non autosufficienti e impossibilitati a recarsi nei siti di somministrazione, i medici di medicina generale hanno bisogno semplicemente di pronto soccorso nell’ipotesi remota di dover fronteggiare reazioni allergiche. Secondo il primo rapporto Aifa sugli eventi avversi in Italia, sono circa 7mila le segnalazioni su oltre un milione e mezzo di somministrazioni. E nel 92,4% dei casi si è trattato di reazioni non gravi. In un ospedale e in un ambulatorio, è ovviamente più agevolo, ma vaccinare a domicilio è una misura tampone necessaria per raggiungere fasce di popolazione che altrimenti non sarebbero immunizzate e che rischiano forme gravi di Covid. Passata la pandemia andrà ripensato il modello di intervento emergenziale per affrontare future situazioni critiche, potenziando la medicina generale e le unità mobili indispensabili a raggiungere chi non può recarsi nei centri vaccinali».

Esigenza di pianificazione

Nel Lazio è prevista la vaccinazione a domicilio degli over 80 che non possono raggiungere i centri vaccinali. Sottolinea alla Stampa.it Angelo Tanese, direttore generale della ASL Roma 1: «Iniziamo oggi con i primi dodici anziani da vaccinare nelle loro case e ciò servirà anche da sperimentazione per l’organizzazione su più vasta scala. Dal primo febbraio le persone con più di 80 anni (o chi per loro) possono prenotare attraverso la piattaforma regionale che indica agende di date disponibili negli oltre 80 siti di somministrazione del vaccino sul territorio regionale. La prenotazione consente di avere un appuntamento fissato per la prima dose e automaticamente per la seconda. Le vaccinazioni degli over 80 cominciano nei siti di somministrazione l’8 febbraio. Le persone ricevono un sms 72 prima dell’appuntamento fissato per ricordarglielo con luogo e orario. E possono scegliere il sito più vicino e comodo». Aggiunge Tanese: «La prenotazione si fa inserendo il codice fiscale. Non viene accettata la prenotazione di chi è nato dopo il 1941 o non è assistito dalla Regione Lazio. Per chi ha accertati motivi di invalidità o non autosufficienza è possibile chiamare il numero verde 800118800 che raccoglie la richiesta e la trasferisce alla ASL competente. La ASL Roma 1 è molto grande e ha già ricevuto centinaia di richieste di vaccinazione a domicilio. Chi fa richiesta viene ricontattato dal nostro servizio che cura i rapporti con i cittadini, si approfondiscono le informazioni e le motivazioni della richiesta che viene presa in carico da uno dei nostri distretti che servono sei municipi di Roma». I medici di base hanno gli elenchi dei loro assistiti over 80 e con loro il distretto verifica i requisiti per la vaccinazione a domicilio e gli impedimenti. Chiarisce Tanese: «Le persone da vaccinare a casa sono in realtà meno della metà delle richieste ricevute. Sul totale degli over 80 stimiamo il  bisogno di ricevere a domicilio la vaccinazione intorno al 10%. Molti sono localizzati nel centro storico dove l’indice di vecchiaia è particolarmente elevato. Stiamo programmando le vaccinazioni a domicilio. I primi 12 anziani vengono vaccinati oggi. Stiamo pianificando in maniera georeferenziata le richieste in modo da raggrupparle per zona e così da utilizzare tutte e sei le dosi di cui si compone una fiala di vaccino Pfizer. In questi giorni partiamo con la sperimentazione di unità mobili composte da un medico e da un infermiere. In alcuni siti di somministrazione chi si prenota può essere immunizzato anche con vaccino Moderna. A domicilio usiamo per ora solo quello Pfizer. In questa organizzazione stiamo verificando come impiegare i medici di medicina generale che hanno dato la loro disponibilità a vaccinare gli anziani sia in ambulatorio sia a domicilio. In tre-quattro mesi contiamo di vaccinare tutti gli over 80. In parallelo con il vaccino Astrazeneca può partire la vaccinazione di altre fasce di età. Più vaccini differenti abbiamo, più celermente procede l’immunizzazione di massa».

LA STAMPA

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