Regioni, Rt nazionale a 0,84, come una settimana fa
L’Rt nazionale si attesta allo 0,84, come nell’ultimo monitoraggio (quello del 29 gennaio),
però con un range (e 0,76– 1,02) che supera l’uno nel limite superiore
. E’ questo il valore che la cabina di regia indica nel nuovo
monitoraggio settimanale sul Covid in Italia basato sui dati
Iss-Ministero della Salute, riferito al periodo 25-31 gennaio. Si
osserva un lieve generale peggioramento della epidemia con un aumento nel numero di regioni classificate a rischio alto (3 contro 1) e con la riduzione delle regioni a rischio basso in questa settimana (7 contro 10).
L’Italia, si legge nel monitoraggio, si trova in un contesto «preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni che
possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza». Alla luce di
questi dati, secondo la cabina di regia si conferma «la necessità di
mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le
persone» e di «restare a casa il più possibile». Secondo gli esperti, è
fondamentale che «la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto
con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano
strettamente necessarie». Con un avvertimento: «In questa fase
delicata dell’epidemia questi iniziali
segnali di contro-tendenza potrebbero preludere ad un nuovo rapido
aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale».
I colori delle regioni
Dal nuovo monitoraggio emerge come unica modifica rispetto al quadro dei «colori» della scorsa settimana la promozione della Sardegna dall’arancione al giallo. Mentre Puglia, Sicilia e Provincia di Bolzano rimangono arancioni. Quanto all’Umbria, già in arancione, dai dati non è escluso possa passare in zona rossa. Tutte le altre regioni sarebbero confermate in zona gialla.
L’Rt delle regioni
Una Regione (Umbria) e una PA (Bolzano) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Per la precisione, l’Umbria registra il dato più alto (1.18), a seguire la PA di Bolzano a 1.06 e il Friuli Venezia Giulia a 1.03. Tutte le altre regioni sono sotto il valore soglia di 1, con l’Abruzzo e Toscana al limite, rispettivamente a 0.99 e 0.98. La PA di Trento ha il più basso (0.61), seguono Veneto e Basilicata a 0.63.
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