Covid, il 15 febbraio scade il divieto di spostamento tra regioni: che succede in attesa del governo Draghi?

giampiero maggio

Seppur la roadmap del premier incaricato Mario Draghi non è ancora definita sono certi però i temi sui quali, eventualmente, il nuovo esecutivo dovrà immediatamente concentrarsi. A cominciare dall’emergenza sanitaria, forse, la più seria delle ragioni per le quali il Capo dello Stato Sergio Mattarella non ha sciolto le Camere dopo la crisi emersa nell’ex maggioranza ma si è rivolto all’ex presidente della Bce per cercare di formare un governo “di alto profilo”. La questione dei contagi e la cosiddetta campagna vaccinale sono ai primi posti dell’agenda politica. Dopo aver ricevuto l’incarico dal Presidente Sergio Mattarella, Draghi non a caso, infatti, aveva sottolineato «che siamo in emergenza e che servono risposte all’altezza».

Ecco l’elenco dei punti che dovranno essere affrontati

Il piano vaccini

Bisogna accelerare su questo fronte se si vuole uscire il prima possibile dall’emergenza. Oggi il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha spiegato che l’obiettivo, per le prossime settimane, sarà vaccinare almeno 6 milioni e mezzo di persone, 2 milioni e mezzo sono coloro che lavorano negli ospedali e nelle residenze per anziani, mentre 4,5 milioni di dosi saranno destinate agli over 80. Per marzo è previsto l’arrivo («se i tempi saranno rispettati» sottolinea Arcuri) di altri 8 milioni di dosi spiega il Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri. «Entro il primo trimestre potremo vaccinare 7 milioni di italiani». Sarà ancora Arcuri a guidare l’emergenza? E’ probabile che Draghi, con il ministro che verrà (sempre che non sia confermato Speranza) apporti delle modifiche. Bisogna vedere come. 

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