Da Pfizer a Sputnik, il punto sui vaccini
Johnson&Johnson: vaccino che sarà approvato rapidamente in Usa e poi, speriamo, anche in Europa. Anch’esso basato su adenovirus e con efficacia intorno al 66% a livello mondiale (72% in Usa e 54% in Sudafrica, ma verso la nuova variante) ma con il grandissimo vantaggio di raggiungere questa efficacia con una singola dose. Questo vaccino, sul quale l’ Italia aveva puntato, potrebbe davvero accelerare la campagna vaccinale. Sputnik: i ricercatori russi hanno finalmente pubblicato lo studio di fase 3 relativo a questo vaccino. I risultati, sebbene in qualche punto ancora non del tutto chiari, sono molto incoraggianti e mostrano un’efficacia del vaccino intorno al 92%. Anche in questo caso si tratta di adenovirus modificati e di due dosi somministrate a distanza di 21 giorni. Se i risultati fossero verificati da Ema, questo sarebbe, insieme a Pfizer e Moderna, il vaccino più efficace che avremmo a disposizione.
A questo punto, dopo un elenco di dati, mi concedo alcune riflessioni personali. La prima considerazione che mi sento di fare è che in questo momento non dovremmo avere fretta nella scelta dei vaccini. Più prodotti sono in fase di approvazione e a breve avremo la possibilità di pianificare al meglio la campagna di vaccinazione scegliendo tra diverse opzioni. La seconda non è nuova a chi mi segue: alcune settimane fa mi ero permessa di suggerire al Governo di valutare la possibilità di produrre da noi i vaccini più efficaci. Ora, a distanza di molte discussioni e verifiche, sembrerebbe che questa sia una strada non solo percorribile ma, a livello più generale, l’unica strada eticamente sostenibile. Più voci si sono alzate a chiedere che, nel caso di resistenza da parte delle aziende a condividere la produzione, si possa ricorrere alla sospensione temporanea dei brevetti utilizzando licenze obbligatorie, per far fronte alle esigenze del mondo intero e non solo dei Paesi ricchi. Lungimiranza, pazienza, razionalità e approccio globale: solo così riusciremo a usare al meglio queste potentissime armi di protezione di massa che sono i vaccini.
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