Di Battista, a cosa fa riferimento l’espressione «tredicesimo apostolo»
Insomma, forse anche per il numero (il tredici!), l’apostolo in più ha sempre avuto una connotazione ambigua, un qualcosa di misterioso e precluso alla gente comune, in ogni caso disturbante; se poi si tratta di un gesuita, come nell’omonima serie, la leggenda si tinge ancor più di nero. È facile immaginare che Di Battista, oltre a non riconoscergli l’inchino, gli auguri di fare la fine di un altro sfortunato “numero biblico”, il quarto dei Re Magi, quello che secondo la leggende si è perso lungo la strada.
*Marco Rizzi è professore di Letteratura Cristiana Antica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e segretario generale dell’ Aiep – Iaps (Association Internationale d’Études Patristiques – International Association of Patristic Studies).
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