Ecco come l’effetto Draghi dalla Borsa può trasferirsi sui risparmiatori

Per Delitala, tuttavia, c’è di più. «Oltre ai risparmi sugli interessi già maturati in tutta la fase di discesa dei rendimenti a livello globale che ci consente di emettere oggi a tassi mediamente (tra Bot, Cct e Btp) vicini a 0%, ben al di sotto del costo medio del nostro debito pregresso (ca 2,5%), un ulteriore restringimento dello spread di circa 50 punti base, vale ogni anno, un ulteriore risparmio quantificabile in circa 1,5 miliardi di euro», fa notare il banchiere del fondo ginevrino. Che guarda anche al lungo periodo. Se il differenziale di rendimento dovesse restringersi ancora negli anni di erogazione del Recovery Fund (quindi fino al 2027), allora potrebbe esserci più spazio per ritrovare una certa virtuosità fra debito pubblico e crescita.

Infine, conclude Delitala, «se le riforme strutturali verranno realizzate efficacemente utilizzando i fondi del Recovery Fund producendo un sostanziale incremento della crescita potenziale dell’economia italiana, un’ulteriore restringimento dello spread è prevedibile passando attraverso il miglioramento del merito di credito del debito italiano da parte delle agenzie di rating». Un’opportunità da non mancare. Non per lo Stato, non per gli investitori istituzionali, non per i risparmiatori individuali. Un gioco in cui tutti sono vincitori.

La clientela retail, inoltre, potrà contare su un’altra arma a disposizione. Si tratta del Btp Futura, lanciato nella scorsa estate e che, con ogni probabilità, sarà riproposto durante il 2021. Tramite questo strumento, per la prima volta nella storia del debito pubblico italiano, si è introdotto un premio finale basato sul Pil. Questo bonus, che vale solo per chi ha acquistato il Btp nei giorni di emissione e lo terrà fino a maturità, avrà un valore minimo garantito dell’1% del capitale investito. Tuttavia, come spiegato il Tesoro, «potrà aumentare fino a un massimo del 3% dell’ammontare sottoscritto, sulla base della media del tasso di crescita annuo del Pil nominale dell’Italia». Tradotto: più l’economia italiana va bene, più ritorni ci saranno per i risparmiatori. Anche i più scettici sull’efficacia di dare l’incarico all’ex inquilino dell’Eurotower. I quali, alla luce di ciò, potrebbero guardare l’eventualità di un governo Draghi con occhi diversi.

LA STAMPA

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