Renzi: “Soldi e Draghi, l’Italia ha tutto per volare. Ecco perché ho aperto la crisi”
Che cosa sarà per l’Italia il governo Draghi?
“Una straordinaria occasione, e non solo perché sapremo come spendere i soldi del Recovery. Draghi potrà fare dell’Italia una guida europea. Ci pensi: la Merkel scade in settembre di quest’anno e Macron nell’aprile dell’anno prossimo, anche se mi auguro che verrà rieletto. La nostra legislatura scade nel marzo del 2023. Ecco, in questo periodo la figura più forte in Europa sarà il presidente del Consiglio italiano”.
Che effetto le fa, adesso, vedere tanto consenso, tanto entusiasmo nei confronti di Draghi, quando fino a pochi giorni fa sembrava che cambiare guida al governo fosse “irresponsabile”?
“Eh sì, adesso tutti dicono: meno male che c’è Draghi. Credo che il salto sul carro diventerà quest’anno una specialità olimpica. Vedremo i contiani diventare draghiani. Niente di nuovo. L’importante è che il Paese sia in buone mani. E senza le dimissioni di Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto questo non sarebbe successo”.
E però lei ha partecipato a trattative per un Conte ter.
“Avevo il dovere di verificare fino a che punto fossero davvero in grado di svoltare. Se avessero dato garanzie di discontinuità su economia, infrastrutture, lavoro, giustizia, scuola, affari europei, Recovery, ecco, ci sarebbe stato un Conte ter. Io avrei fatto una figuraccia, ma almeno qualcosa sarebbe cambiato”.
Invece?
“Invece non c’era nessuna volontà di cambiare. Loro pensavano che io fossi come loro: pensavano di potermi accontentare con qualche ministero. Quando ho capito che non solo si stavano arroccando, ma tentavano pure di comprarmi, ho rotto tutto”.
Una volta Scalfari chiese a Montanelli se l’Italia ce l’avrebbe fatta, e Indro – a proposito di toscani – gli rispose: “L’Italia no, non ce la farà. Ma gli italiani sì”. Secondo lei questa volta come va a finire?
“Io dico che l’Italia ora ha tutto per uscire dalla crisi. Ha i soldi e ha la guida giusta. Se tutti remiamo nella stessa direzione ce la faremo”.
Lei da che parte rema?
“Io ho già remato. Adesso voglio rifiatare un po’. Penso che Italia Viva potrà giocare un ruolo importante nel mondo riformista, specie se il Pd resterà sdraiato sul Movimento Cinque Stelle. Ma quello che accadrà domani lo vedremo. Ora ho bisogno di stare un po’ nella mia Firenze”.
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