Draghi, i ministri possibili per la squadra di governo (con tante donne)

di Giuseppe Alberto Falci e Marco Galluzzo

Anche se i partiti continuano a dirsi all’oscuro di tutto, Mario Draghi sembrerebbe essere orientato per una squadra di «alto profilo» costituita da tecnici e da figure professionali con connotazione politica. Di certo, almeno stando alle delegazioni che hanno partecipato alle consultazioni, non si è aperta alcuna trattativa fra partiti e presidente del Consiglio incaricato. L’unica persona con cui l’ex governatore della Bce si sta confrontando per la formazione della squadra di governo è il capo dello Stato Sergio Mattarella. In sintonia con quest’ultimo individuerà le caselle più importanti dell’esecutivo: dai tre ministeri economici (Economia e Finanza, Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti), ai dicasteri degli Esteri, Interno, Difesa e Giustizia. In questo schema gli altri dicasteri , dall’Ambiente alla Sanità, dall’Istruzione alle Pari opportunità, sarebbero destinati ai partiti.

È probabile che la rappresentanza politica sia ridotta all’osso, con non più di due ministri appartenenti ai grandi partiti, Pd, Cinque Stelle e Lega. Per i democratici i nomi forti sono Dario Franceschini, Andrea Orlando e Lorenzo Guerini. Con le senatrici del Nazareno che mormorano: «E le donne?». Nel M5S in pole position c’è Luigi Di Maio. Ma è possibile che nel gioco dei veti incrociati fra i diversi movimenti politici alla fine potrebbero essere indicati solo dei tecnici d’area, per arrivare ad un governo interamente tecnico. Di sicuro, a quanto sembra, non parteciperanno i leader dei partiti, troppo ingombranti, per non causare problemi.

Sottosegretario a Palazzo Chigi: Luisa Torchia o Daniele Franco

È una delle figure centrali di ogni esecutivo e deve godere della fiducia massima del presidente del Consiglio. È in sostanza il suo braccio destro per mandare avanti la macchina di Palazzo Chigi, per coordinare le politiche del governo e incidere sull’indirizzo generale che Mario Draghi vorrà imprimere alla sua azione. Ecco perché continuano a circolare i nomi di Daniele Franco, direttore generale della Banca d’Italia, e Luisa Torchia, giurista e allieva di Sabino Cassese e Massimo Severo Giannini. Si fa anche il nome di Luigi Carbone, oggi capo di gabinetto al Ministero dell’Economia. Al momento nessuno osa sbilanciarsi e al Quirinale affermano in modo ufficioso che è prematuro parlare di nomi.

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