Monica Amore, il post antisemita della consigliera M5S di Torino che imbarazza il movimento
Le precedenti uscite discutibili
Come si
diceva, la consigliera non è nuova a uscite a dir poco discutibili, che
più di una volta hanno creato imbarazzo tra le fila del Movimento 5
Stelle, in cui è stata eletta, nel 2016, con 565 voti. In passato aveva
postato la frase di Mussolini «Non temo il nemico che mi attacca ma il
falso amico che mi abbraccia». E giusto ieri ha prodotto un altro post,
scrivendo che la mascherina anti Covid l’ha «davvero scocciata»:
incalzata da altri utenti, ha risposto che «ognuno la pensa come vuole,
punto. Meglio un gregge che teste pensanti?».
La precisazione di Monica Amore
«Chi mi conosce sa che non sono razzista e voglio bene a ogni essere umano, senza distinzione di genere, condizione sociale, religione o colore della pelle. Ho cancellato il post precedente perché quei giornali che volevo criticare hanno usato un dettaglio dell’immagine, a cui neanche avevo fatto caso, per deligittimare il ragionamento sul problema, che esiste, della concentrazione nella mani di pochi dell’intera informazione in Italia». La consigliera poi ha aggiunto: «Mi scuso con i colleghi del M5s che sono stati al centro della strumentalizzazione e con tutte le persone di origine o religione ebraica che si sono sentite offese o discriminate o alle quali quel dettaglio ha ricordato la pagina più nera della storia del Novecento». Di nuovo Amore su Fb: «Chiedo scusa alla famiglia Elkann, non era mia intenzione evocare una storia del passato, dolorosa e offensiva».
LA STAMPA
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