I pincopallini
Buongiorno
Mattia Feltri
Spero non vi stiate facendo un’idea sbagliata. Perché lo so, state guardando lo struscio, l’andirivieni di mammasantissima a baciare l’anello, e vi domandate chi, di queste piume al vento, al primo refolo se ne volerà via. Chi, più precisamente, occulti il coltello dietro alla schiena pronto ad alzarlo al momento opportuno. Ma sbagliate. Naturalmente sì, in quella sfilata di adulatori del tramonto, prevedibili e imprevedibili, si nascondono i traditori dell’alba, ma non è di loro che Mario Draghi dovrà preoccuparsi. Loro, al massimo, saranno il sicario. Ma i mandanti? Bè, pensateci su un momento.
Per esempio, dagli incontri di queste ore, scivola da sotto le porte l’ipotesi di prolungare le lezioni scolastiche sino alla fine di giugno, affinché questi ragazzi ai domiciliari da quasi un anno recuperino qualcosa, mettano su un centimetro alla statura di classe dirigente di domani. E subito si sente dire che non serve, anche la didattica a distanza è, appunto, didattica, e poi gli orari, i contratti, i precari eccetera. Nessuno sforzo per capire come fare, ma un immediato mezzo sforzo per dire che non si può fare. E badate, noi quali riforme occorrano lo sappiamo benissimo, lo sappiamo da decenni, della giustizia, della pubblica amministrazione, del welfare, del fisco, e siamo tutti assetati di riforme, purché riformino gli altri.
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