La variante inglese corre: «Colpito un infetto su 5». Brusaferro: «Presto diventerà prevalente»
SCADENZA
Così
si è scelto di allineare le restrizioni fino alla scadenza del Dpcm,
anche perché l’Rt medio nazionale sale ma resta ancora sotto 1, cioè la
soglia considerata critica: 0,95 contro lo 0,84 della scorsa settimana e
pure di quella precedente. Per gli esperti un segnale di forte rischio
per la possibilità di una nuova ondata di contagi. Toscana, Provincia di
Trento, Abruzzo e Liguria passano da domani in arancione. E si
aggiungono a Umbria e provincia di Bolzano che poi sono state messe in
rosso in tutto e in parte. La Sicilia diventa gialla da lunedì.
SPORT
Una
valutazione dovrà essere fatta anche per lo sport. Gli esperti hanno
suggerito una ripartenza graduale che prevede nella prima fase soltanto
le lezioni individuali (con una distanza minima di due metri in palestra
e 10 metri quadri in piscina) per poi passare quando i numeri dei nuovi
contagiati saranno drasticamente diminuiti agli sport di squadra e
infine a quelli da contatto.
A livello regionale, hanno l’indice di
trasmissione sopra al valore critico di 1, Abruzzo (1,22), Basilicata
(1,22), Liguria (1,08), Molise (1,09), Bolzano (1,25), Trento (1,20),
Puglia (1,05), Toscana (1,1), Umbria (1,20). Il Lazio si salva per un
pelo (0,96), mentre la Campania è a 0,8 perché la crescita dei casi non è
stata ancora registrata dall’Rt. Bene il Veneto (0,71).
IL REPORT
Ma il report della cabina di regia di ieri ha insistito soprattutto sul nodo delle varianti. Primo dato, fornito dall’Istituto superiore di sanità: «A livello nazionale la stima di prevalenza della cosiddetta variante inglese del virus Sars-CoV-2 è pari a 17,8 per cento». Dall’indagine realizzata emerge che «i campioni analizzati sono stati in totale 852 per 82 laboratori, provenienti da 16 regioni e province autonome, ripartiti in base alla popolazione. Il risultato medio è in linea con quello di altre survey condotte in Europa. E ci dice che in Italia, così come nel resto della Ue (in Francia la prevalenza è del 20-25%, in Germania del 30%), c’è una circolazione sostenuta della variante, che – sottolinea Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss – probabilmente è destinata a diventare quella prevalente nei prossimi mesi».
IL MESSAGGERO
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