Governo, il giuramento di Draghi e dei ministri. Cosa succede oggi
Luigi Di Maio (Esteri)
Nato ad Avellino nel 1986, nonostante la giovane età
ha un curriculum politico corposo. Già leader del Movimento 5 Stelle,
vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo nel Conte I, ministro
degli Esteri nel Conte II e ora riconfermato alla Farnesina
Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico)
È uno dei nomi più pesanti nella compagine di
governo: già sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel Conte I,
numero due della Lega, il 54enne Giancarlo Giorgetti da Cazzago Brabbia
(Varese) va allo Sviluppo economico, tra i dicasteri più strategici.
Stefano Patuanelli (Agricoltura)
Esponente dell’ala governista dei 5 Stelle e ministro
uscente dello Sviluppo, l’ingegnere 46enne triestino Stefano Patuanelli
va a occupare la casella dell’Agricoltura. Per un anno è stato anche
capogruppo del Movimento a Palazzo Madama.
Roberto Cingolani (Transizione)
Il fisico milanese, classe 1961, è stato scelto per
la casella di cui più si è parlato in questi giorni. Responsabile
dell’innovazione tecnologica di Leonardo, è stato direttore scientifico
dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, da lui fondato nel 2005.
Federico D’incà (Rapporti con il Parlamento)
Il 45enne bellunese Federico D’Incà, esponente
dell’ala governista del Movimento 5 Stelle, è uno dei riconfermati nel
proprio ruolo. Sarà ancora lui il ministro per i Rapporti con il
Parlamento, ruolo delicatissimo in un governo così variegato
Vittorio Colao (Innovazione tecnologica)
Volto nuovo nel governo, ma non così nuovo alle
cronache recenti della politica: il bresciano Vittorio Colao, 59 anni,
manager molto apprezzato, guiderà l’Innovazione, ma nel 2020 era stato
messo a capo della (fallimentare) task force per la ’fase 2′.
Roberto Speranza (Salute)
Nato a Potenza, ha 42 anni ed è l’unico
rappresentante di Leu nel governo. Vicinissimo a Bersani, è in
Parlamento dal 2013. È una delle conferme più pesanti: ha guidato la
Salute nell’anno della pandemia e lo farà anche nel governo Draghi
Andrea Orlando (Lavoro)
Lo spezzino Andrea Orlando diventa ministro del
Lavoro a 52 anni appena compiuti. Già all’Ambiente e alla Giustizia in
precedenti governi di centrosinistra, tra i membri politici
dell’esecutivo Draghi è forse il ’più politico’, essendo vicesegretario
del Pd.
Patrizio Bianchi (Istruzione)
Patrizio Bianchi è nato a Copparo (Ferrara) nel 1952.
Insegna Politiche economiche dell’Ue all’Università di Ferrara (di cui è
stato rettore). È stato anche assessore regionale dell’Emilia-Romagna.
Già a capo della task force per la riapertura delle scuole a settembre,
sostituirà Lucia Azzolina
Enrico Giovannini (Infrastrutture)
Più volte il suo nome è stato inserito nei
toto-premier o nei toto-ministri: ora lo stattistico Enrico Giovannini,
romano di 63 anni, già presidente Istat e ministro del Lavoro con Enrico
Letta, guiderà il dicastero strategico delle Infrastrutture e Trasporti
Dario Franceschini (Cultura)
Il 62enne ferrarese Dario Franceschini, già
segretario del Pd nel 2009 e più volte ministro dei Beni culturali (con
Renzi, Gentiloni, nel Conte I), si riconferma alla guida del dicastero.
Ma con lo scorporo deciso da Draghi, non avrà più le deleghe al Turismo.
Renato Brunetta (PA)
Veneziano, classe 1950, pezzo da novanta di Forza
Italia, Renato Brunetta è uno dei ritorni eccellenti. Tra il 2008 e il
2011, nell’ultimo governo Berlusconi, ha già ricoperto il ruolo di
ministro della Pubblica amministrazione. È stato anche capogruppo di FI
alla Camera.
Mariastella Gelmini (Autonomie)
Già ministro dell’Istruzione e dell’Università
nell’ultimo governo Berlusconi, la bresciana Mariastella Gelmini, 47
anni, attuale capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, torna in un
ruolo di governo: sarà ministro agli Affari regionali e alle Autonomie.
Mara Carfagna (Sud)
È uno dei pochi ministri del Sud e si occuperà
proprio del Mezzogiorno: la salernitana Mara Carfagna, 45 anni, già
ministro delle Pari opportunità nel Berlusconi IV e attuale
vicepresidente della Camera, è a capo dell’associazione Voce Libera
dentro FI.
Elena Bonetti (Pario opportunità)
Esattamente un mese fa il suo abbandono (con l’altra
renziana Bellanova) del Conte II aprì formalmente la crisi. Ora Elena
Bonetti, mantovana, 46 anni, professoressa di matematica all’Università
di Milano, si riprende la Famiglia e le Pari opportunità.
Fabiana Dadone (Politiche giovanili)
È uno dei ’sopravvissuti’ alla caduta di Conte, ma
cambia decisamente ruolo la 37enne cuneese Fabiana Dadone. Attualmente
nel collegio dei probiviri del Movimento 5 Stelle, passa dalla Pubblica
amministrazione alle Politiche giovanili
Cristina Messa (Università)
Cristina Messa, nata a Monza nel 1961, già rettore
dell’Università di Milano Bicocca, dove insegna alla facoltà di
Medicina. Attualmente presidente della Fondazione Tecnomed, sempre alla
Bicocca. A lei tocca il ministero dell’Università e della Ricerca
Erika Stefani (Disabilità)
Erika Stefani, 49 anni, leghista vicentina, non è
alla prima esperienza di governo: la coalizione giallo-verde l’aveva
scelta per Affari regionali e Autonomie. Ora Draghi l’ha designata per
il nuovo ministero per le Disabilità, chiesto a gran voce dalla Lega.
Lorenzo Guerini (Difesa)
Un’altra riconferma, un altro politico: Lorenzo
Guerini, lodigiano, 54 anni, è già stato ministro della Difesa nel
governo Conte II, e Draghi l’ha riconfermato. In passato è stato
portavoce, vicesegretario e coordinatore del Partito democratico
Massimo Garavaglia (Turismo)
Il leghista milanese Massimo Garavaglia, 52 anni, è
stato sottosegretario e viceministro all’Economia nel governo Conte I.
Draghi gli ha assegnato la delega (con portafoglio) al Turismo,
scorporato dal Mibact guidato da Franceschini
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This entry was posted on sabato, Febbraio 13th, 2021 at 09:55 and is filed under Politica . You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.