Governo Draghi, i sette obiettivi: dai vaccini al digitale, dal fisco alla scuola

Riforme e merito nell’istruzione

L’istruzione e il capitale umano sono uno dei capisaldi del programma. Nei primi giorni del suo incarico il capo del governo ha parlato di un possibile aumento del calendario scolastico in modo da recuperare il gap di lezioni perdute a causa della pandemia. Prevista anche una riscrittura totale della parte dedicata dal Recovery plan all’istruzione con l’introduzione di riforme a costo zero come la valutazione degli insegnanti e l’introduzione di criteri di merito e di efficienza, oltre alla formazione digitale. Previsto anche un intervento sulle cattedre, erano 10.000 mila quelle vacanti all’inizio dell’anno scolastico

L’efficienza nella cause civili

Sicuramente quello della giustizia civile, che oggi costituisce con le sue inefficienze una delle cause degli scarsi investimenti esteri nel nostro Paese, sarà una delle riforme principali a cui si dedicherà Marta Cartabia. Che allo stesso tempo avrà il compito di trovare subito una difficile mediazione in tema di prescrizione. Mercoledì, infatti, si dovrebbero votare due emendamenti al Milleproroghe per abrogare la riforma dell’ex ministro Alfonso Bonafede che ne prevede l’abolizione dopo il primo grado. Secondo la Cartabia è impensabile abolire uno dei principi cardine del processo penale.

L’accelerazione sui cantieri

Un altro degli obiettivi sarà quello delle opere pubbliche. Durante le consultazioni Mario Draghi ha parlato di modello Genova alludendo alla ricostruzione del ponte in due anni: in quel caso il commissario straordinario ha operato in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, rispettando soltanto le disposizioni del codice antimafia e delle norme tecniche. Sono in attesa di partire 59 opere prioritarie secondo un elenco del Mit. Nel settore dal 2016 ad oggi ci sono state 547 modifiche e 28 nuovi provvedimenti normativi. Una riforma complessiva degli appalti sarebbe matura.

Le strategia per l’immunità

Per il piano di vaccinazione Draghi punta ad una piattaforma unica nazionale e a un coinvolgimento della Protezione civile ed ha annunciato che ci sono buone notizie in arrivo da Bruxelles proprio sulla produzione dei vaccini, che in parte potrebbe essere anche spostata in Italia, se si decidesse di acquistare le licenze. L’obiettivo è arrivare ad almeno 300.000 vaccini al giorno, coinvolgendo anche i medici di famiglia, 70.000 sanitari che potrebbero fare da soli 400.000 vaccinazioni al giorno. Il tutto in attesa del primo vaccino italiano dell’azienda Reithera che potrebbe arrivare a giugno.

CORRIERE.IT

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