Roma, ristorante chiuso per Covid ma il giudice (del caso Salvini-Gregoretti) lo fa riaprire per mangiare con figlia e genero
di Giuseppe Scarpa
È in imbarazzo il giudice Nunzio Sarpietro, 69 anni, quando Filippo Roma, inviato delle Iene, piomba all’interno del ristorante Chinappi. Locale gourmet a base di pesce nel quartiere Pinciano, cuore della Capitale, che per le norme anti Covid-19 (il Lazio era in zona arancione) sarebbe dovuto rimanere tassativamente chiuso. E invece? Invece alza la serranda solo per il magistrato, la figlia e il futuro genero. «Ma come, un magistrato che non rispetta la legge?», lo stuzzica il giornalista. Sarpietro non perde le staffe, cerca di difendersi, la butta sul diritto. «Non si tratta di legge – questa la sua tesi – ma di un regolamento».
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LA VICENDA
È il 28 gennaio e il giudice ha appena ascoltato a palazzo Chigi la testimonianza dell’allora premier Giuseppe Conte. Sarpietro è infatti il gup che a Catania, il 19 febbraio, deve decidere se mandare a processo Matteo Salvini, leader della Lega ed ex ministro degli Interni. Un’inchiesta in cui il numero uno del Carroccio è indagato per sequestro di persona per la gestione del caso della nave Gregoretti: nell’agosto 2019 il Viminale ha impedito per giorni lo sbarco dei migranti a bordo dell’imbarcazione, concedendo l’autorizzazione solo dopo aver accertato la disponibilità da parte di altri paesi alla redistribuzione. Ebbene Sarpietro ha appena concluso l’audizione con il primo ministro. In favore di telecamera spiega che «il premier è stato molto collaborativo e profondo nelle risposte. Ha fatto un’ottima testimonianza». Poi si infila in un minivan e si dirige in via Augusto Valenziani, 19. Varca la soglia del locale, dentro ad attenderlo ci sono la figlia e il futuro genero. I due a breve si sposeranno e quel pranzo serve a parlare delle future nozze. A prenotare sarebbe stata insomma la coppia a cui si sarebbe aggiunto il padre della sposa. Poco dopo li raggiunge Filippo Roma. Nel ristorante, a questo punto, cala il gelo. Imbarazzo. «A madonna mia», esclama Sarpietro quando vede la troupe di Italia 1.
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