Maturità, Bianchi: «Nel 2021 niente scritti, ma un elaborato da discutere all’orale»
Che tempi prevede per finire le vaccinazioni?
«Ne ho parlato con il ministro Speranza, stiamo lavorando insieme».
Il presidente Draghi ha parlato di modificare il calendario scolastico per recuperare il gap: si andrà a scuola fino a fine giugno?
«La competenza sul calendario è delle regioni che in situazione ordinaria decidono cosa fare in base alle specificità dei territori».
Ma oggi la situazione non è ordinaria.
«Per
questo mi voglio confrontare con le regioni. La legge prevede almeno
200 giorni di lezione, ma non è un problema di un giorno in più o in
meno a scuola. Dobbiamo decidere rispettando i diritti e la vita delle
persone, valutando situazioni diverse, tra primarie e scuole superiori
per esempio: quello chesi è perso è soprattutto la socialità, lo stare
insieme non la singola disciplina. La scuola non è solo insegnamento,
apprendimento ma anche vita comune».
Si tornerà in classe il primo settembre? Lo scorso anno sene era parlato ma non si è poi riusciti.
«Anche
di questo discuterò con le regioni, io del resto sono stato assessore
dell’Emilia per 10 anni e so quali sono i problemi. Da ministro voglio
però che la macchina scolastica sia pronta per l’inzio delle lezioni,
qualunque decisione prenderemo».
Più facile a dirsi che a farsi: ogni anno mancano decine di migliaia di professori e maestri almeno fino a Natale.
«C’è
un gap molto forte, è vero Ma noi ci diamo questo obiettivo: ne ho
parlato anche con il ministro Colao, bisogna che il sistema sia
digitalizzato ed efficiente. Qui al ministero abbiamo già avviato un
monitoraggio delle scuole per capire dove sono i problemi maggiori».
In prospettiva qual è la prima riforma da fare?
«Quella
dell’istruzione tecnica, dagli istituti professionali agli Its di cui
dobbiamo ridisegnare i percorsi. Ma io sogno per i ragazzi un percorso
scolastico che parte dai tre anni e arriva fino alla fine della laurea
triennale, perché solo così colmeremo il gap per i giovani del nostro
Paese».
Nel suo ultimo libro aveva parlato anche del liceo di quattro anni.
«È una questione di cui si può discutere, ma non è la priorità».
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