Blocco sfratti fino a giugno e liberalizzazione dell’energia rinviata di un anno

ROMA – Sfratti, rimane il blocco fino alla fine di giugno. E per il mercato dell’energia, viene rinviata ancora di un anno la completa liberalizzazione dei contratti di fornitura elettrica. Prime decisioni politiche della nuova maggioranza che ha votato il governo Draghi. Non senza qualche frizione (Forza Italia il gruppo che si è lamentato di più), si è arrivato al compromesso su alcuni emendamenti al decreto Milleproroghe, alla fine della discussione nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera. Tra le altre novità che ora passano in aula anche un mini-proroga della moratoria delle trivelle, più tempo ai sindaci alle prese con la carta per le aree idonee in cui localizzare il deposito nazionale delle scorie nucleari e fine dell’anno accademico 2019-2020 prorogato al 15 giugno per dare tempo agli universitari di laurearsi in corso nonostante gli stop imposti dall’emergenza.

Sfratti, niente retromarcia

Sugli sfratti l’idea era quella di consentire dal primo aprile il rilascio degli immobili se le morosità degli inquilini erano state certificate prima della pandemia (cioè prima di marzo 2020). Per negozi e attività commerciali a fare da spartiacque ci sarebbero state invece le chiusure anti-Covid. Ma a metà pomeriggio il ministro per i Rapporti con il parlamento Federico D’Incà spiega che c’è bisogno di più tempo, chiede alle forze politiche di preparare un ordine del giorno che possa guidare il governo nelle prossime settimane verso una soluzione condivisa, da inserire nel primo provvedimento utile. Alla fine, niente di fatto: il blocco rimane fino alla fine di giugno.

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