Gozzini dopo gli insulti a Meloni: “Il rettore ha la mia testa a disposizione”
Il rettore di Siena: “Da lui non mi sarei mai aspettato quelle frasi sessiste e ingiuriose”. Intanto il presidente Mattarella telefona alla leader di FdI
“Il rettore ha la mia testa a sua disposizione, il buon nome dell’università prima di tutto”. Lo dice Giovanni Gozzini, il professore di Storia dell’università di Siena, al centro della bufera dopo le sue frasi in radio contro Giorgia Meloni, leader di Fdi. “Spero che non ci siano conseguenze gravi, direi di no – dice riferendosi alle possibili sanzioni dell’Ateneo di Siena – . Ma era importante che a lui dessi la piena responsabilità”. “Quello che dovevo dire l’ho detto, non volevo offendere in quel modo, ora starò il più silenzioso possibile, meglio che io stia zitto”, assicura il docente. “Vediamo se chiamare la Meloni – sottolinea – aspetto che la notte porti consiglio”. “Pesciaiola, vacca, scrofa”: lo storico Gozzini offende Giorgia Meloni e poi si scusa
Il rettore
“Gozzini si è scusato prima
con me e successivamente con un comunicato. È un professore di un certo
livello e mai mi sarei aspettato un comportamento simile da lui, la cosa
mi ha sorpreso parecchio”. Francesco Frati, Rettore dell’Università di
Siena commenta così il tumultuoso dibattito dopo gli insulti al leader
di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni dal professore Giovanni Gozzini. “Il
primo sentimento è stato quello dell’indignazione per le parole usate
da un membro della nostra comunità che in un certo senso la rappresenta,
anche se la cosa non è avvenuta in classe – spiega – Frasi che hanno un
contenuto sessista oltre che ingiurioso, pronunciate nei confronti
prima di tutto di un componente del Parlamento e in secondo luogo di una
donna”. Intanto ribadisce: “Non ho il potere di sospendere nessuno se
non attraverso una procedura che vedremo di avviare la prossima
settimana. Abbiamo un collegio di disciplina che raccoglierà i vari
elementi per poter valutare e se necessario procedere con provvedimenti
disciplinari. La cosa è delicata – sottolinea il Rettore – e credo sia
opportuno fare una valutazione serena”.
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