Fuoco incrociato M5S. Bonafede: “Rifondare con Conte”. Carelli: “I 5 stelle sono scoppiati”
Una battaglia senza quartiere dentro i 5 stelle, dopo le espulsioni dal gruppo parlamentare che prefigurano quelle dal Movimento dei deputati e senatori che hanno votato NO al Governo Draghi.
“Io penso che M5S vada rifondato, ossia che debba essere completamente riorganizzato” afferma Alfonso Bonafede in un’intervista al Fatto Quotidiano, in cui spiega che “non è sufficiente sostituire un capo. Dobbiamo darci una struttura e coinvolgere i territori. Vito Crimi ha fatto il massimo come reggente, ma l’errore che tutti noi abbiamo commesso in questo ultimo anno è stato pensare che al Movimento, per reggere, bastasse stare al Governo. E invece non può essere così”. Rifondare quindi, nella convinzione che “il futuro del M5S non possa che essere intrecciato a quello di Conte”.
Il
capogruppo M5S alla Camera, Davide Crippa, intervistato dal Corriere
della Sera, dice che “la strada intrapresa è quella giusta”, con la
fiducia a Mario Draghi e l’espulsione dei ribelli. “Oggi preferisco
andare avanti e lottare rispetto a chi ha scelto di andare contro il
voto degli iscritti rinunciando a incidere su quello per cui i cittadini
ci hanno scelto”. Quindi riprende: “Non è stato affatto facile firmare
quelle lettere” di espulsione, “con alcuni colleghi abbiamo lavorato
fianco a fianco già dalla scorsa legislatura, anche nella stessa
commissione. Si è scelta una forma oggettiva, non personalizzata, per
dare atto di un inadempimento formale rispetto allo statuto del gruppo
parlamentare”. Quanto agli strascichi ribatte: “Chi vuole intraprendere
una battaglia legale contro il Movimento, dopo aver votato
contrariamente al parere degli iscritti, è libero di farlo. Io ribadisco
che rispetto allo statuto del gruppo è un comportamento grave che
prevede l’espulsione”.
Tra gli espulsi c’è il senatore Elio
Lannutti, che ha già annunciato ricorso: “La fiducia a Draghi è stata un
lutto” dice alla Verità, ”è la negazione di tutte le battaglie che
conduco da 35 anni. È un dolore, con l’aggravante del tradimento”.
Lannutti dice che “i metodi usati da M5S sono stalinisti. Sono i metodi
della Stasi, della peggiore polizia politica della Ddr” … “M5S è nato
nel giorno di San Francesco, spero non sia morto il mercoledì delle
ceneri”.
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