Covid, Gimbe: «Vaccinato meno del 3% degli over 80. Aumentano i contagi (+10%) per le varianti»

di Carlotta De Leo

Covid, Gimbe: «Vaccinato meno del 3% degli over 80. Aumentano i contagi (+10%) per le varianti»

Dopo quattro settimane di «calma piatta», con una sostanziale stabilità dei contagi, le curve dell’epidemia hanno ricominciato a salire. La Fondazione Gimbe – che con il suo monitoraggio indipendente analizza i dati del coronavirus in Italia- rileva un incremento che sfiora il 10% di nuovi casi in sette giorni. «Un’inversione di tendenza che evidenzia la rapida diffusione di varianti più contagiose» spiega il presidente Nino Cartabellotta. A confermarlo anche le impennate di casi a livello locale: in ben 74province (il 68,5% di tutte quelle italiane) si registra un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente, con valori che superano il +20% in 41 province. «Le Regioni devono applicare con massima tempestività e rigore le zone rosse locali per evitare lockdown più estesi e arginare gli effetti della terza ondata – aggiunge il presidente di Gimbe – Ma per uscire dalla pandemia occorre incrementare le forniture di vaccini e accelerare le somministrazioni con uno stretto monitoraggio visto che alcune Regioni non sono ancora pronte alla fase di massa».

I dati

Il monitoraggio Gimbe rileva nella settimana 17-23 febbraio, rispetto alla precedente, un incremento di +9,8% dei nuovi casi (92.571 contro 84.272),a fronte di un numero stabile di decessi (2.177 contro 2.169). In lieve riduzione i casi attualmente positivi (387.948 contro 393.686), le persone in isolamento domiciliare (367.507 contro 373.149) e i ricoveri con sintomi (18.295 contro 18.463), mentre risalgono del +3,5% le terapie intensive (2.146 contro 2.074). Ma al di là dei numeri, quello che colpisce sono le spie rrispetto alla settimana precedente, in 11 regioni aumentano i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti, e in 10 Regioni sale l’incremento percentuale dei casi totali. Sul fronte ospedaliero, l’occupazione da parte di pazienti Covid supera in 4 Regioni la soglia del 40% in area medica e in 8 Regioni quella del 30% delle terapie intensive, che, a livello nazionale, dopo 5 settimane di calo fanno registrare un’inversione di tendenza.

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