Vaccino Covid, le tappe del piano vaccini: per chi riceve AstraZeneca la monodose è già una realtà
Le sentenze della Corte
E c’è anche un altro aspetto da considerare. Nell’accelerazione del piano vaccinale potrebbero avere un ruolo determinante anche due recenti sentenze della Corte Costituzionale a proposito di contrasto alla pandemia. In entrambe, una di gennaio e l’altra di febbraio, i giudici della Consulta mettono nero su bianco che la materia è quella della «profilassi internazionale», in base all’articolo 117, secondo comma, lettera q, della Costituzione e che dunque la competenza è esclusiva dello Stato. Insomma la lotta al Covid-19 non rientra nella materia della sanità, che è ripartita fra Regioni e Stato.
Cambio di paradigma radicale
Si tratta di un cambio di paradigma radicale rispetto all’ultimo anno e al confronto costante fra governo e Regioni, un confronto che spesso ha reso il sistema poco efficiente, per non parlare di contrasti aperti fra i governatori e Palazzo Chigi. Ora il governo guidato da Mario Draghi sta studiando le sentenze e le motivazioni e sembra intenzionato ad avvalersene per rimodulare un piano di vaccinazione su base nazionale, più omogeneo, con maggiori poteri affidati alla Protezione civile, che avrebbe un coordinamento molto più incisivo che in situazioni normali. È facile dunque immaginare un modello maggiormente centralizzato, con un ruolo e un’autonomia delle Regioni in qualche modo depotenziato.
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