Covid, contagi, la curva risale, nel Lazio +30% di casi, spaccatura sulle scuole

di Mauro Evangelisti e Alberto Gentili

I contagi corrono più veloce del previsto, in una settimana sono aumentati del 36 per cento, del 30 nel Lazio che pure è una delle Regioni che è ancora in fascia gialla. I ricoveri e i posti occupati in terapia salgono, per fortuna non allo stesso ritmo. Di fronte a questo scenario che riporta alla mente quanto successe nel marzo scorso – anche se molte cose sono cambiate da allora, ovviamente – ieri si riunita la cabina di regia sul Covid. Il premier Mario Draghi, i ministri Roberto Speranza, Stefano Bianchi, Mariastella Gelmini, Dario Franceschini, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti hanno discusso a lungo sull’opportunità di chiudere le scuole e quali regole fissare nel nuovo Dpcm. 

LO SCENARIO

Oltre la privacy/Perché serve il passaporto per chi è…


Tutti d’accordo sullo stop alle lezioni anche per materne ed elementari nelle Regioni in fascia rossa, ma le divisioni si concentrano sulle scelte nelle Regioni in fascia arancione. Al vertice ha partecipato anche il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, che ha ricordato la linea del Cts: le scuole devono chiudere anche se una Regione è arancione qualora si superino i 250 casi ogni 100 mila abitanti. Il ministro della Pubblica istruzione Bianchi, sostenuto da altri ministri, ha ribattuto: non possiamo chiudere la scuola prima di altre attività, che senso ha tenere aperti i centri commerciali o i negozi, dove i ragazzi si riuniscono e chiudere le aule, dove sono garantite misure di sicurezza contro il virus? Di fatto Giorgetti e Gelmini si sono opposti alla chiusura dei negozi, mentre Speranza, Franceschini, Patuanelli e soprattutto Bianchi hanno detto: chiudere le scuole senza fermare lo shopping non ha senso.

Vaccinazioni per fasce demografiche
Infogram


Il via libera finale al Dpcm così è slittato a questa mattina, dopo si svolgerà un confronto con i governatori. Nelle Regioni sta prendendo forza la richiesta di andare alla chiusura delle scuole, mossa che in realtà diversi governatori di entrambi gli schieramenti hanno già preso autonomamente. Luca Zaia, presidente del Veneto, lo ha detto in modo brutale: «Molte delle Regioni che oggi sono in difficoltà hanno aperto le scuole quasi un mese prima di noi. Guardiamo i dati epidemiologici: credo che la correlazione con le scuole ci sia fino in fondo. Non lo dico io, ma la letteratura scientifica». In Calabria l’unità di crisi regionale vuole sbarrare gli istituti scolastici e il presidente Nino Spirlì su Facebook ha scritto: «Non voglio aspettare che si ammalino i bambini prima di dover chiudere queste scuole».

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.