Delrio sferza il Pd: vince solo se è riformista
Franceschini ha indicato Conte leader della coalizione. Ora i sondaggi puniscono il Pd a favore del M5s a guida Conte.
“Ho sempre evitato gli eccessivi entusiasmi sulle persone. Ho definito Conte un punto di equilibrio (e per questo va ringraziato), mai come leader del centrosinistra. Ora che ha fatto altre scelte il suo ruolo come punto di equilibrio è concluso”.
Cambia l’atteggiamento del Pd con i 5 Stelle?
“Continua la collaborazione intensa con M5s, perché di alleanze per governare si ha bisogno. Ma il Pd cerca alleanze con una propria identità forte, come in tutte le elezioni comunali o regionali dove abbiamo vinto”.
La vocazione maggioritaria.
“Dobbiamo saper parlare agli operai come agli imprenditori, ai giovani e ai pensionati. Altrimenti il Pd perde. L’ambizione maggioritaria non va persa”.
Su quali programmi?
“Ad esempio la transizione ecologica e la difesa dei beni comuni come scuola e sanità dove il dialogo è con le forze ambientaliste e i 5 Stelle in primis ma non esclusivamente”.
Ma il Pd vuole l’alta velocità?
“Sì. Nel Mezzogiorno la Tav serve per essere collegati con l’Europa. E senza connessioni i Paesi non si sviluppano. Le cose non sono in contrasto. L’errore è voler fare a prescindere. O sono opere sostenibili e servono allo sviluppo o non servono”.
Ma lei non è anche il pontiere tra Pd e Lega, partito che spinge sulle grandi opere?
“Dialogo con la Lega come con M5s da sempre, perché credo che tutti abbiamo interesse a una democrazia compiuta. Non è intelligenza col nemico. Io non ho nemici, siamo avversari politici: Pci e Dc insieme scrissero la Costituzione”.
Parliamo di cose da fare. Troppi ritardi sui vaccini.
“Il piano vaccinale di Speranza ha incontrato subito difficoltà nell’approvvigionamento…”
Ma poi i vaccini sono arrivati e i ritardi restano.
“Indiscutibile. Troppo lunghe le autorizzazioni dell’Ema, quantità inferiori di dosi, i contratti della Ue avevano buchi che Draghi ha denunciato. Ci sono stati ritardi nei piani delle Regioni. Il cambio di passo era necessario: un’altra debolezza era il mancato coinvolgimento della protezione civile e dei militari”.
L’Italia è in crisi e il Pd discutere sulla vice segreteria.
“Un errore. Dobbiamo concentrarci sul fatto che il Pd è in prima linea nell’appoggiare l’agenda Draghi e il piano vaccinale. Solo quando saremo fuori dalla pandemia potremo fare il congresso e discutere non tanto su alleanze o segreteria (che non è in discussione), ma su come riconnetterci ai problemi della società e delle famiglie, ai diritti delle donne…”.
A proposito, l’assenza di ministri donne del Pd?
“Una grande ferita”.
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