Gianni Cuperlo: “Congresso Pd presto”

Gianni Cuperlo, partiamo dal sondaggio Swg. Con Conte il Movimento 5 Stella guadagna oltre sei punti e schizza al 22%. Voi del Pd ne perdete più di 4 e in una settimana precipitate poco sopra il 14. Si può, con franchezza dire, che aver incoronato per mesi Giuseppe Conte come leader del centrosinistra e solido “punto di riferimento dei progressisti” si è rivelato il più clamoroso autogol nella storia del Pd?

Giuseppe Conte ha guidato due governi. Nel primo ha subito alcune tra le norme più immorali della storia repubblicana, quei decreti sicurezza che il secondo governo, ancora da lui presieduto, ha modificato radicalmente.

Questo non è progressismo, appunto, è Franza o Spagna.

Lasci perdere Guicciardini e mi segua: i sedici mesi del Conte due sono stati segnati dalla tragedia della pandemia e dalla svolta a 180 gradi nella politica seguita in precedenza verso l’Europa. In sintesi, quel governo verso il quale noi siamo stati molto più che leali ha affrontato i mesi terribili dell’emergenza sanitaria e ha consentito all’Italia di giocarsi adesso la chance della ripartenza dopo la pandemia. Non abbiamo edificato il socialismo, ma mi lasci dire che abbiamo messo in sicurezza il paese in uno dei passaggi più difficili della sua storia.

Si potrebbe aprire anche il dibattito su come è stata affrontata l’emergenza visto che, come dicono autorevoli scienziati siamo in ritardo di sei mesi, ma torno alla domanda a cui non ha risposto. Non siamo di fronte, lo chiami come vuole, a un “autogoal” o un “fallimento” totale di una linea”?

Lei oscilla tra Guicciardini e Torquemada, ma io con spirito francescano la invito a ragionare. Nel corso dell’ultimo anno Conte si è mostrato capace di guidare il governo nonostante i tentativi frequenti di accorciarne la vita, in questo senso è stato il vero elemento di equilibrio di quella maggioranza nata nella maniera che sappiamo e periodicamente bombardata dall’interno per esigenze di visibilità. Ora, dirlo significa rimuovere la stagione della faccia truce sui migranti? No, perché la cronaca come la storia non si sbianchetta. Dirlo significa rivendicare il buono che assieme abbiamo fatto dopo, senza negare i limiti.

Sta dicendo che è ancora il federatore del centrosinistra?

Non l’ho mai definito tale e comunque le rispondo di no, nel senso che passando da capo del governo a leader dei 5Stelle è mutato anche il ruolo politico che è destinato a interpretare. È chiaro che con il Movimento 5 Stelle, come con LeU, l’alleanza è in costruzione e va rafforzata a cominciare dalle prossime amministrative, ma con tutta evidenza ora Conte di quella formazione è divenuto il capo. A lui i migliori auguri perché possa consolidare il legame del movimento con l’Europa ancorandolo così al campo del centrosinistra. Quanto a noi occupiamoci seriamente del consenso e dell’identità del Pd.

Insisto però sul punto, perché lo sta eludendo. Voi siete stati al governo, anche se, con ogni evidenza, era paralizzato, per mesi avete appeso il vostro destino al Conte ter spiegando che l’alternativa erano elezioni che nessuno voleva e Mattarella non si è mai sognato di concedervi. Puntando tutte le carte su quello sbocco alla fine avete ingoiato Draghi con l’aggiunta dell’eroe Conte che vi prosciuga il sangue come l’altro Conte, quello di Transilvania. Guardi, mi sforzo di capire, non pretendo che il Pd torni a studiare il Pci di Berlinguer, però nemmeno appare sensato spacciare questo suicidio come linea politica.

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