Lombardia zona arancione scuro da venerdì 5 marzo, cosa cambia? Scuole chiuse, vietate le visite ad amici e parenti: tutte le regole
Cosa cambia in Lombardia con il passaggio da venerdì 5 marzo in zona arancione rafforzato o scuro valido fino al 14 marzo? Ecco le nuove regole valide su tutto il territorio regionale.
Le regole per gli spostamenti
Non è necessaria l’autocertificazione per muoversi all’interno del proprio Comune di residenza. E’ vietato invece spostarsi in un altro Comune se non per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Dalle 22 alle 5 resta il coprifuoco.
Scuole chiuse, aperti solo i nidi
Sono sospese le attività degli asili, mentre restano aperti i nidi.In tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, sono sospese le lezioni in presenza: si passa alla didattica a distanza al 100%. Possibili solo laboratori e lezioni in classe per alunni disabili. Le università sospendono la frequenza delle lezioni e delle altre attività in presenza: la didattica a distanza diventa integrale.
Le regole per i negozi
A differenza della zona rossa, restano aperti gli esercizi commerciali al dettaglio. L’accesso però è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani. Nei fine settimana restano chiusi i centri commerciali ma è sempre consentita la vendita degli alimentari e di altre merci considerate essenziali. Restano aperti parrucchieri e centri estetici.
Bar e ristoranti chiusi
Restano chiusi con la possibilità di fare solo servizio di asporto o delivery, fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti.
Vietati gli spostamenti verso le seconde case e le visite a parenti e amici
Non è consentito recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale, se non per comprovate e gravi situazioni di necessità. I cittadini che non risiedono in Lombardia non possono raggiungere seconde case nella regione. Non sono più consentite: gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate, anche nel proprio Comune di residenza, sono possibili solo per comprovate e gravi situazioni di necessità.
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