Viggiù, modello Israele: tutti vaccinati. La promessa di nozze dell’infermiera
Così dai pendii delle dolci colline divise a metà con il Canton Ticino l’allarme era suonato forte. A Milano la Regione aveva deciso di muoversi senza aspettare. “Bazooka”, l’aveva chiamato Guido Bertolaso. Trasferire qui tutte le dosi disponibili e stroncare il contagio. Dentro una palestra di un paese vicino, Saltrio, le postazioni distanziate e 25 operatori per accogliere 700 persone al giorno. Dalle 8 alle 20, no stop. Tutto come un orologio.
Ma nella serietà sterile della routine medica ieri c’è stato anche lo spazio per un po’ di sentimento. Sul camice di un’infermiera, Chiara Vangeli, i colleghi hanno scritto la frase “Lorenzo vuoi sposarmi?“, dedicata al fidanzato, anche lui infermiere. La sua foto è diventata virale: la promessa di nozze è un segno di speranza nell’emergenza. E intanto anche i medici di base possono cominciare a sorridere. Dario Sinapi, medico di medicina generale impegnato sia nel punto vaccinale che a domicilio, fa i complimenti ai concittadini. “La popolazione è stata veramente eccezionale”. Il sindaco Emanuela Quintiglio, tutti i giorni in prima fila, guarda al futuro con fiducia. “È stato un grande sforzo – spiega – una situazione davvero particolare. Viggiù è stata sotto gli occhi di tutt’Italia: speriamo aiuti il turismo…”.
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