Covid, il distanziamento non vale più: come difendersi dal virus
giampiero maggio
Siamo nella terza ondata. Ampiamente prevista da epidemiologi e virologi. I dati su contagi, terapie intensive, morti non depongono a favore di un rallentamento della curva. Tant’è che il governo ha deciso ulteriori restrizioni. E altre ne verranno prese dai governatori. Ad incrementare il livello dei contagi, come è noto, sono ora le varianti. E allora si pone la questione tanto dibattuta in questi giorni: è ancora sicuro il distanziamento di un metro? Che tipo di mascherine dobbiamo usare? E come possiamo difenderci per limitare il rischio contagio?
Faremo chiarezza su tutti questi punti interpellando il virologo e responsabile del Reparto di Malattie Infettive dell’Amedeo di Savoia Giovanni Di Perri. inglese è allo studio di virologi ed epidemiologi. La variante del virus responsabile della Sars Cov-2 ha certamente inciso nel Regno Unito. «E’ un elemento da studiare, gli scienziati stanno approfondendo – spiega il virologo Giovanni Di Perri, responsabile del reparto delle Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia – e, tra l’altro, non abbiamo ancora la certezza che questa variante possa rispondere al 100% al o ai vaccini. Si vedrà. Ma intanto vediamo che nel Regno Unito i contagi aumentano vertiginosamente». Le due regole tassative del virologo Di Perri per fermare la pandemia da seguire ossessivamente
L’aumento dei casi in Italia ha a che fare con questa variante?
«Sì, ormai è chiaro che la variante inglese e le altre mutazioni del virus stanno determinando un incremento dei casi».
Come ci possiamo difendere?
«Con un atteggiamento ossessivo. Chi ha figli li sottoponga
regolarmente al tampone ed evitiamo soprattutto le cene in casa con
amici. E’ lì che si annida il pericolo».
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