Covid, il distanziamento non vale più: come difendersi dal virus
Capitolo mascherina: quale scegliere e perché
«Dobbiamo utilizzare quelle filtranti. Le FFP2 e le KN95: sono in grado
di filtrare fino al 95% delle particelle al di sotto di 0,3 micron. Una
capacità di filtraggio, dunque, molto elevata. Quelle chirurgiche,
invece, proteggono meno, quindi le sconsiglio. Per non parlare di chi
utilizza quelle in cotone o di altro materiale. Detto ciò, più ci si
protegge le vie aeree meglio è».
Un salotto, un bar e una classe: così si trasmette il contagio per via aerea
Il distanziamento: com’è questa storia del metro che non basta più?
«Guardi, in realtà il metro di distanza è sempre stata una favola anche
quando trattavamo casi legati al virus originario. Ora ancora di più.
Non serve a niente stare ad un metro o un metro e mezzo di distanza se
si sta con altre persone, al chiuso, senza l’utilizzo di dispositivi di
protezione come le mascherine».
Truffe sulle mascherine Ffp2: come evitare i falsi
Ci hanno sempre detto che il distanziamento era sufficiente, ci può spiegare meglio?
«Le faccio un esempio. Se noi stessimo in una stanza con le finestre
chiuse di 60 metri quadrati per otto ore con altre persone, il rischio
sarebbe elevatissimo indipendentemente dal distanziamento di sicurezza.
In particolare se non usassimo delle protezioni. Idem su un tram, a
scuola, in auto, in ufficio o in un qualunque luogo al chiuso. Ecco
perché la mascherina ci salva e salva gli altri da noi. I pericoli,
ovviamente, verrebbero quasi azzerati utilizzando le mascherine».
Coronavirus, usare la mascherina sui mezzi pubblici è fondamentale: la simulazione è inquietante
Come mai, però, i contagi non calano? Ormai la maggior parte delle persone usa le mascherine
«Intanto non è vero che tutti utilizzano queste cautele. Se dovessimo
fare una percentuale potremmo dire che l’80% segue le regole, il resto
dalla popolazione no. E poi, come dicevamo prima, i problemi si annidano
quando abbassiamo le difese. Pensi ad una cena a casa o al ristorante:
in quei casi mica usiamo le mascherine. Serve un atteggiamento più
ossessivo».
I vaccini funzionano contro le varianti?
«Per fortuna rispondono a quella inglese. Abbiamo visto che c’è una
buona risposta con AstaZeneca e Pfizer. Piuttosto preoccupa un po’ di
più la variante sudafricana. In questo caso non abbiamo risposte certe e
definitive».
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Quando finirà?
«Ora vivremo un’ondata e un’impennata fino a maggio quando, complice anche la campagna di vaccinazione, inizieremo a vedere un primo significativo calo. Per l’estate saremo usciti dalla fase critica».
LA STAMPA
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