Israele: “Siamo fuori dalla pandemia”
GIACOMO GALEAZZI
ROMA. In Israele la pandemia è alle spalle. Il premier israeliano
Benjamin Netanyahu annuncia che entro il mese tutta popolazione
israeliana sarà vaccinata. «E’ la dimostrazione della necessità di
somministrare i vaccini da dovunque provengano. Non conta se il gatto
sia bianco o nero, l’importante è che prenda i topi», spiega alla Stampa.it il
professor Roberto Cauda, direttore dell’Unità Operativa Complessa del
Policlinico Gemelli e ordinario di Malattie Infettive all’Università
Cattolica del Sacro Cuore. E ora l’approvvigionamento di vaccini a tutto
campo realizzato da Israele è «un modello per il mondo», sottolinea il
premier Benjamin Netanyahu
Rapidità ed efficienza
«Il Covid è dietro di noi», afferma il premier israeliano Benjamin
Netanyahu, archiviando la pandemia. Israele è stato il primo Paese al
mondo a uscire dalla pandemia grazie alla sua campagna di vaccinazione
rapida ed efficiente: «Siamo i primi a emergere dal coronavirus. E con
il “passaporto verde” puoi andare nei ristoranti, nei teatri, negli
eventi sportivi. Israele è conosciuto come la nazione delle startup. Da
oggi sarà anche conosciuta come la nazione della vaccinazione. Stiamo
definendo un modello per il mondo e ne siamo molto orgogliosi»,
evidenzia Netanyahu. Ma «bisognerà ancora per parecchio tempo portare la
mascherina.
In Israele si vaccina anche nei bar e da Ikea: per convincere gli ortodossi una pizza in omaggio
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