Il virus accelera, oltre tre milioni di contagi. Nuove regole: mezza Italia verso il lockdown

paolo russo

ROMA. La prossima settimana mezza Italia si tingerà di rosso, con la nuova regola, decisa ieri, che impone il lockdown quando si supera la soglia d’allarme di 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Ma per ora la grande spennellata di rosso e arancione non c’è stata. Anche se da lunedì Veneto e Friuli Venezia Giulia passeranno dal giallo all’arancione dove bar e ristoranti restano chiusi tutto il giorno, andando così a far compagnia a Piemonte, Lombardia, Trentino, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo che lo erano già. Si salvano invece per un pelo Lazio, Puglia e Calabria che per altri sette giorni restano dunque in giallo, così come stazionano in fascia arancione la Lombardia, che è però in arancio scuro e l’Emilia Romagna, che pure il governatore Bonaccini aveva annunciato voler portare in rosso lockdown, dove però ha già messo Bologna e Modena. Dall’arancio alla fascia rossa passa invece la Campania, che i numeri per restare dov’era in realtà li ha. Ma il suo presidente De Luca questa volta ha anticipato le decisioni del governo chiedendola lui la serrata. Le due regole tassative del virologo Di Perri per fermare la pandemia da seguire ossessivamente

«I contagi aumentano in modo esponenziale, il numero di letti occupati da malati Covid negli ospedali anche, è inutile perdere altro tempo aspettando i dati del monitoraggio vecchi di una settimana e più», è il ragionamento che ha fatto a Speranza e ai suoi esperti. Ma la preoccupazione dello “sceriffo” campano è la stessa che ha attanagliato i tecnici della cabina di regia che ieri hanno impiegato una mattinata intera per licenziare il report relativo alla settimana dal 22 al 28 febbraio. Pochi giorni fa ma un secolo, visto come galoppa l’epidemia. Basti pensare che l’ultimo giorno del mese scorso, quando il report ha scattato l’ultima fotografia, i contagi erano 17mila, ieri 24mila. E ottomila casi in più in soli cinque giorni dicono che la terza ondata è già tra noi e non c’è bisogno di gettare lo sguardo sull’indice di contagiosità, il famoso Rt, salito dallo 0,99 sopra la soglia di sicurezza all’1,06, per predire che la situazione sta andando fuori controllo. E infatti la cabina di regia dopo aver constatato che in una settimana l’incidenza dei contagi è salita da 145 a 195 contagi settimana ogni 100mila abitanti ha previsto che in una manciata di giorni il contatore sarà salito già a 250, limite oltre il quale secondo il primo Dpcm Draghi le scuole di ogni ordine grado vanno chiuse. Covid, Brusaferro: “Adesso il contagio avviene soprattutto a livello familiare”

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