Quell’esercito di scrocconi mantenuto da pochi onesti
GLI SCANSAFATICHE
C’è poi un altro girone da esplorare: quello, comodo comodo, degli scansafatiche. Il loro identikit è presto fatto: «Non sono – risponde lo scrittore – quelli che cercano un lavoro e non lo trovano, cioè i disoccupati». No, qui parliamo di un’altra razza: «I non occupati, quelli che il lavoro manco se lo cercano». Sono tanti. Troppi e pure in aumento: 4 milioni. Quattro milioni di imboscati.
Domandina semplice semplice: ma chi li mantiene?
Ma le statistiche come sono fatte?
La povertà ai tempi del Covid è in aumento. Non c’è il minimo dubbio.
Ma le cifre disegnano una realtà ancora una volta eccessiva, con circa 12 milioni di connazionali precipitati nella miseria fra le spire della crisi economica. Gli indici con cui si misura la disuguaglianza, contraddittori anche per gli studiosi, sono la spia di una bugia troppo grande per essere nascosta.
Forse, il termometro non funziona. Sorpresa: l’Istat fa le sue statistiche al telefono e difficilmente con la cornetta in mano l’intervistato confiderà la ludopatia, la dipendenza dalla droga o, peggio ancora, un vincolo criminale.
IL GIORNALE
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