Un miliardo al reddito di cittadinanza: i ristori copriranno le perdite di un anno
Insomma, il clima edulcorato della “salvezza nazionale” sta lasciando progressivamente il posto alle solite polemiche che ad ogni legge economica (questa vale 32 miliardi) vedono protagonista il Mef. Lo sa bene il ministro Daniele Franco che all’epoca dell’esecutivo gialloverde del Conte I era il Ragioniere generale dello Stato e fu vittima di attacchi durissimi. Il Decreto Sostegni è al rush finale e già giovedì prossimo potrebbe approdare in Cdm, ma intanto il neo sottosegretario leghista a via XX settembre, Claudio Durigon, apre un altro fronte: «Se continuano i lockdown dobbiamo mettere mano ad altre iniziative. Io dico sì ad ulteriori scostamenti di bilancio».
Dentro il governo si litiga anche sul fisco. Dopo il muro alzato da Pd e Leu che giudicano lo stralcio indiscriminato delle cartelle fino a 5 mila euro «un condono fiscale», adesso è Forza Italia a puntare i piedi. Gli azzurri sono l’unica forza della maggioranza a non avere un sottosegretario al Tesoro e temono di restare fuori dalle scelte che gli uffici stanno ultimando. Perciò si è esposto il vice presidente di Fi, Antonio Tajani, che, oltre a definire «insoddisfacente la parte dei risarcimenti alle imprese», chiede il rinvio delle cartelle esattoriali fino a gennaio 2022.
L’ipotesi preparata dal Mef prevede uno stop ai pagamenti degli atti al 30 aprile mentre le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio slittano a luglio (se scadute nel 2020) e settembre (quelle con termine nel primo semestre).
Per provare ad abbassare la tensione e trovare un’intesa sui capitoli ancora in sospeso, si terrà oggi un incontro tecnico tra il Mise e il Tesoro per affrontare il tema delle aziende finite in crisi a causa del Covid.
LA STAMPA
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