Recovery plan, il ministro Franco: «Fondi Ue disponibili a fine estate, 191,5 miliardi per l’Italia»
Rafforzare strutture per accelerare uso Recovery
«È evidente che nell’utilizzo dobbiamo muovere su tempi molto più rapidi» di quelli registrati finora sui fondi europei che mostrano «un tasso di utilizzo molto contenuto: il ripetersi può essere evitato con un deciso rafforzamento delle strutture tecniche e operative deputate all’attuazione degli interventi», ha detto ancora il ministro. Finanza
Recovery, il rischio flop per i prestiti: interessati solo 4 Stati (tra cui l’Italia)
di Stefano Ravaschio
Franco: due livelli governance, coordina Mef
Sempre
a proposito della governance, ovvero delle strutture di gestione delle
risorse e controllo del Piano, ha ribadito Franco, «occorre una
governance robusta e articolata nella fase di attuazione degli
interventi» e «compiti e responsabilità» saranno suddivise su «due
livelli di governance: stiamo considerando la costituzione di una
struttura centrale di coordinamento presso il Mef (ministero
dell’Economia, ndr) a presidio e supervisione dell«efficace attuazione
del piano». La struttura sarà «affiancata da una unità di audit
(controllo, ndr) indipendente».
«A livello di ciascun ministero – ha
detto Franco – si considera la creazione di presidi di monitoraggio e
controllo sulle misure di rispettiva competenza con il compito di
interagire con i soggetti attuatori».
Obiettivi ambiziosi, ma anche credibili
I contenuti del piano nazionale di ripresa e resilienza devono essere «ambiziosi ma anche credibili e dettagliati», ha sottolineato il ministro. E i progetti che saranno presentati attraverso il Recovery plan «possono contribuire ad accrescere il nostro potenziale di sviluppo e devono farlo muovendo lungo le direttrici strategiche indicate dalla Commissione, che sono la digitalizzazione, la transizione ecologica e l’inclusione sociale», ha aggiunto.
Le riforme: l’attenzione per Pubblica amministrazione e Giustizia
«Un punto fortemente sottolineato dalla Commissione europea sono le riforme: due sono particolarmente importanti – ha detto ancora Franco – quella della Pa (Pubblica amministrazione, ndr), per la quale il Mef sta lavorando con il ministro Brunetta, e quella della giustizia, della quale vi dirà la ministra Cartabia. La terza area molto importante è la semplificazione normativa trasversale. I tempi sono molto molto serrati, quindi bisogna essere molto pragmatici». Franco ha ricordato che a queste risorse si sommano quelle dell’ordinaria programmazione comunitaria 2021-2026, quelli delle leggi di bilancio 2021 e 2022: «Serve una visione unitaria e scegliere via via gli strumenti finanziari più adatti agli obiettivi», ha osservato.
Franco: se Recovery avrà successo futuro più prospero e giusto
Infine, una speranza: «È un esercizio di apprendimento senza precedenti, se avrà successo consegnerà all’Italia un futuro più prospero, più giusto e più sostenibile, grazie alla semplificazione e alle riforme un contesto più favorevole alla crescita», ha detto il ministro dell’Economia.
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