Piano vaccinazioni, si cambia. Arriva il modello israeliano, immunizzazione per fasce di età
Paolo Russo
Il Piano vaccini cambia di nuovo pelle. Vuoi per la decisione del Ministero della salute di qualche giorno fa che ha esteso agli over 65 l’uso del ritrovato di AstraZeneca, vuoi per l’accordo raggiunto dal Governo con le regioni che prevede di procedere a passo spedito con il metodo israeliano immunizzando per fasce di età, lo stesso dicastero di Speranza sta in queste ora mettendo a punto la terza versione del calendario vaccinale. Che si spera riesca una volta a mettere fine alla babele di regole regionali, che privilegiando questa o quella categoria ha finito per favorire i furbetti del vaccino. Il nuovo testo sarà presentato nel week end, rendono noto fonti di Palazzo Chigi, ma l’ossatura c’è già. Covid, Draghi: “Emergenza sanitaria in peggioramento, ma con vaccini via d’uscita non è lontana”
Prima di tutto bisognerà portare a termine l’immunizzazione degli
ultraottantenni, che in tre casi su quattro devono ancora chiudere il
cerchio con il richiamo. Per loro non ci sarà l’indicazione su quale
antidoto utilizzare, ma tutte le regioni sono già partite con quelli di
Pfizer e Moderna a Rna messaggero e con questi vaccini si finirà
l’opera. Contestualmente, come richiesto dal ministro degli Affari
regionali Maria Stella Gelmini, sarà la volta di disabili e loro
caregiver, e delle persone che vivono in comunità.
Nello stesso tempo si andrà avanti con le prenotazioni dei due milioni
di persone estremamente vulnerabili, già individuate nell’ultima
versione del Piano vaccinale. Ossia pazienti affetti da forme
particolarmente gravi di malattie respiratorie, neurologiche, diabete,
fibrosi cistica, renali, epatiche, cerebrovascolari, onco ematologiche e
emoglobinopatie, sindrome di Down, trapiantati, grandi obesi.
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