“È sotto tutte le attese…”. Un ‘altra bomba sul Pd Gualtieri ora può saltare

Le stesse fonti, sempre secondo il resoconto di Tpi, avrebbero spiegato che eventuali dichiarazioni spettano a ZIngaretti, ma al momento si può dire “che le cose vanno bene. Molto bene”. Dallo staff vicino all’ex segretario, però, le bocche sono cucite. Quella di Letta è una proposta della maggioranza che ha retto il partito fino ad ora: Zingaretti, Franceschini, Orlando. E Base Riformista, la corrente considerata più filo renziana, dovrà starci. “La mossa di Zingaretti li ha scoperti: Bonaccini, Gori, Marcucci, Nardella non posso più continuare ad attaccare il Pd, almeno per un po’”, hanno spiegato i dem zingarettiani che poi hanno aggiunto che “Letta farà il segretario fino al 2023. E il prossimo anno farà un congresso tematico, proprio quello che aveva proposto Nicola. Ma ora nessuno potrà dire più nulla. A partire da Base Riformista”.

E proprio questa corrente ad essere nel mirino dei zingarettiani. Questi ultimi hanno evidenziato che di “Base Riformista bisogna anche dire che contano molto poco in assemblea. Non arrivano neanche a 100 delegati su oltre 1.100. Orfini poi ne ha solo 4″. Una rivincita per gli avversari dell’ex rottamatore.

Nella maggioranza di Zingaretti emerge anche una previsione: “Bonaccini ha capito che mettendosi a capo della mozione ‘Torna a casa Renzi’ non va da nessuna parte. Ora farà finta di stare con Letta, ma il suo obiettivo è sempre quello di far rientrare Matteo e la Boschi al Nazareno. Ma con Letta sarà difficile”. I giochi in casa Pd sembrano fatti. Ma in politica mai dire mai.

IL GIORNALE

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