Sileri: “Resistere per 4 settimane, in arrivo l’effetto immunità. No agli stop generalizzati”

Federico Capurso

I casi continuano a salire e per il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri questo vuol dire solo una cosa: «Questa settimana ci saranno altre regioni destinate a cambiare colore, virando verso l’arancione o il rosso». Non sta passando la terza ondata, al contrario: «Siamo nella fase di piena, ma non per questo servono misure generalizzate piuttosto aumentiamo i controlli».

Il Cts propone di introdurre misure da zona rossa nei prossimi weekend fino a Pasqua compresa. Non la convince?
«Si propone un “contenimento” come lo abbiamo vissuto sotto Natale, ma quello era un periodo diverso, quindici giorni di shopping, di incontri familiari, e c’era un alto rischio di incontri tra le mura domestiche. Nelle prossime settimane, invece, la situazione sarà diversa. Il blocco nei weekend aiuta a impedire gli assembramenti, ma quello si può fare aumentando i controlli».
Da alcune regioni si chiedono misure più stringenti. I medici del Piemonte hanno lanciato un appello per renderlo immediatamente zona rossa.
«I medici che stanno sul territorio vanno sempre ascoltati, ma atteniamoci ai dati. Ci sono delle aree che devono diventano rosse, senza dubbio, poi possono essere più o meno estese, dal comune alla provincia, fino all’intera regione».

Gli scienziati propongono misure più rigide anche per le zone gialle. Sono necessarie?
«La zona gialla non ha effetti di contenimento, ma mettere delle misure restrittive uguali in tutta Italia non mi sembra utile. Molte regioni diventeranno rosse o arancioni nei prossimi giorni e quindi ci saranno già restrizioni maggiori. Strette generalizzate finirebbero per toccare situazioni dove ci sono andamenti positivi, come in Sardegna. Resistiamo ancora 4 settimane».

Perché 4 settimane?
«Sarà il tempo utile a vedere i primi benefici delle vaccinazioni. Negli ultimi 10 giorni c’è stato un impulso positivo e dobbiamo accelerare con un altro milione e mezzo di dosi a settimana. A quel punto si potrà davvero vedere la luce in fondo al tunnel».

Reggerà la riapertura di teatri e cinema a fine marzo?
«Credo di sì, mantenendo l’apertura per teatri e cinema nelle zone gialle, non nelle altre».

Non c’è il pericolo che con un numero di contagi troppo alto si finisca per rallentare la campagna vaccinale?
«Chiaramente, più esposizione c’è, più il virus circola. Ripeto, servono più controlli».

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