Vaccini, si cambia: tocca ai settantenni. Gli under 55 dovranno aspettare luglio
paolo russo
ROMA. Il piano vaccini si rifà per la terza volta il trucco, cercando di partire a razzo con gli anziani dai 79 anni in giù, rimettendo in fila come gli altri le «categorie protette», che stavano facendo passare avanti i soliti furbi. * La bozza messa a punto dai tecnici di regioni e ministero della Salute prevedeva in realtà una operazione a tenaglia, che avrebbe stravolto l’ordine delle priorità, immunizzando contemporaneamente non solo gli anziani, ma anche gli italiani dai 40 anni in su. Una scelta ritenuta necessaria sia per fermare le varianti che colpiscono maggiormente chi è meno in là con gli anni, sia per riattivare il prima possibile la macchina produttiva del Paese, proteggendo chi è in età di lavoro.
Un ragionamento che si è però scontrato con la paura di lasciare indietro chi è comunque più esposto al rischio di finire in ospedale o peggio ancora. Ma il calendario vaccinale cambierà comunque per l’ennesima volta. Vuoi per la decisione di qualche giorno fa che ha esteso agli over 65 l’uso del farmaco di AstraZeneca, vuoi per l’accordo raggiunto dal governo con le regioni che prevede di procedere a passo spedito con il metodo israeliano, immunizzando per fasce di età.
I tecnici di Speranza stanno ancora finendo di mettere a punto la bozza dopo essersi confrontati con gli assessori regionali alla Sanità e questa mattina la Conferenza delle regioni esaminerà il nuovo piano che dovrebbe poi veder luce entro il weekend. La bozza prevede che prima di tutto si porti a termine l’immunizzazione degli ultraottantenni, che in tre casi su quattro devono ancora fare il richiamo. Per loro non ci sarà l’indicazione su quale antidoto utilizzare, ma tutte le regioni sono già partite con quelli di Pfizer e Moderna a Rna messaggero e con questi vaccini si finirà l’opera. Contestualmente, come richiesto dal ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini, sarà la volta dei disabili, dei loro care giver e delle persone che vivono in comunità.
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