Vaccini da oggi anche per la fascia 70-80 anni. Come funziona il piano regione per regione

A fronte di un 7,21 per cento dei cittadini che hanno ricevuto la prima dose di vaccino, e un 3,1 che ha completato il ciclo, ieri era ancora al penultimo posto per dosi somministrate su dosi consegnate: 157,981 su 226,180, il 69,9 per cento della fornitura a disposizione dell’amministrazione sanitaria. Un ritardo a fronte del quale la Regione ha annunciato per la fine del mese un’accelerata anche nelle consegne (già ieri sono arrivate alle strutture liguri 16,500 nuove dosi di Astrazeneca e 24,570 di Pzifer) e il coinvolgimento di cliniche private e farmacie, ma sul quale pesano ancora diversi problemi di sistema. Per primo, la falsa partenza del programma informatico con cui i medici di base hanno iniziato martedì scorso a prenotare le somministrazioni per i cittadini cosiddetti vulnerabili e ultra vulnerabili, al via lunedì prossimo. Già in corso, invece, con 19mila vaccini a settimana, la campagna rivolta agli over80. Il retroscena

Emilia-Romagna, una campagna a due velocità

Gli anziani corrono, i professori meno. L’Emilia-Romagna è tornata a vaccinare 15mila persone al giorno, ha sfondato quota 520mila dosi somministrate, è quarta in Italia per popolazione “immunizzata” (in 166mila hanno fatto entrambe le dosi) e si trova nel gruppone delle regioni che ha usato più dell’80% delle forniture consegnate. Sullo sfondo emerge però una campagna a doppia velocità. Il 5,5% della popolazione over 80, infatti, ha fatto il vaccino e anche sulle prime dosi la regione è tra le prime: i vaccini si fanno nei punti individuati dalle Ausl (in particolare la Fiera e i poliambulatori a Bologna) e a domicilio. Lunedì si parte con le prenotazioni agli over 75, che però, allo stato attuale, troveranno posto per la puntura a metà aprile. In coda il personale della scuola: 40mila i docenti vaccinati dai medici di famiglia, un terzo del totale. In generale, più della metà delle dosi è stata somministrata a personale sanitario e non sanitario, circa 6.300 alle forze dell’ordine.  

Toscana, qui gli over 80 si vaccinano anche dai medici di base

La Toscana ha attivato un sito internet (prenotavaccino.sanita.toscana.it) dove possono prenotare le categorie che vengono vaccinate con AstraZeneca, cioè personale di scuola e università e delle forze dell’ordine. La Regione è tra le poche ad aver aggiunto anche i lavoratori degli uffici giudiziari e gli avvocati. Da ieri, inoltre, la possibilità di fissare l’appuntamento è stata aperta a chi ha tra i 76 e i 79 anni. Tutte queste categorie vengono vaccinate negli hub e nelle altre strutture delle Asl, 50 in tutto. Allo stesso sito avevano prenotato anche i lavoratori della sanità, pubblica e privata, oltre a operatori e ospiti delle Rsa, che sono ormai quasi tutti stati coperti con Pfizer e Moderna. Per quanto riguarda gli over 80, si è scelto, praticamente unici in Italia, di coinvolgere i medici di famiglia. Sono circa 35mila gli anziani che hanno ricevuto il farmaco fino ad ora ma questa settimana il numero dovrebbe raddoppiare. Ogni medico riceve tre fiale, cioè 18 dosi, alla settimana.  

Lazio, la Regione che ha vaccinato più anziani

Nel Lazio sono state vaccinate finora 7.304 persone vulnerabili gravi. Oggi (10 marzo) prendono il via le vaccinazioni per i pazienti autistici gravi e i caregiver al Policlinico di Tor Vergata e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove sono stati già vaccinati 250 pazienti over 16 anni. Per le persone estremamente vulnerabili ci sono tre modalità per essere vaccinati: attraverso le strutture sanitarie che li hanno in carico, che sono state avvisate dalla Regione, attraverso il medico di famiglia e prenotando on line dal 4 marzo sul sito di Salutelazio.it.

I genitori caregiver invece devono prenotare chiamando il numero 06164161841. Per chi ha bisogno di vaccinazione domiciliare c’è il numero verde regionale 800118800.

Sempre da oggi (10 marzo) partono le prenotazioni on line per le persone di 77 e 76 anni. Dal 12 potranno prenotarsi i 75 e i 74enni, dal 15 le persone di 73 e 76 anni. Sempre attraverso Salutelazio.it. Mentre è attiva dal 5 marzo la prenotazione per quelli di 78 e 79 anni. Per prenotare bastano la tessera sanitaria da dove prendere il codice fiscale e le ultime 13 cifre del codice numerico Team sul retro della tessera.

Continua la vaccinazione degli over 80 con Pfizer e Moderna: sono state superate le 180mila inoculazioni, pari al 60% dei prenotati con più di 80 anni. Il Lazio è la regione che ha vaccinato più anziani. Si sono chiuse 2 giorni fa le prenotazioni per i professori di scuole e università e per tutto il personale scolastico: 132 mila i prenotati, finora vaccinati oltre 50 mila.

I centri vaccinali su cui può contare il Lazio sono 130, ai quali si aggiungono i grandi hub come l’aeroporto di Fiumicino, la Nuvola di Fuksas all’Eur, la stazione Termini, l’Auditorium, la Città militare alla Cecchignola.

Campania: dializzati e oncologici ancora in attesa del vaccino

In Campania la percentuale di vaccinazione in base alle dosi ricevute supera l’89 per cento. Completata la profilassi per il personale sanitario (pima e seconda dose con Pfizer), è in fase avanzata quella riservata al mondo della scuola. Da sabato anche le forze dell’ordine sono state convocate nei centri allestiti: prof e poliziotti sono destinatari del siero AstraZeneca. Procede anche se a singhiozzo la profilassi per gli over 80, alcuni sono alla seconda dose, altri ancora in attesa di convocazione dopo essersi registrati sulla piattaforma regionale. Nella sola Napoli su 20.162 anziani prenotati ne sono stati vaccinati oltre 11mila. Polemiche sulle decisione della Regione di privilegiare alcune categorie rispetto ad altre: vaccini ai docenti universitari, ma i disabili e in generale le “persone con fragilità” lasciate ancora in attesa. “Colpa della mancanza delle fiale di Pfizer e Moderna” replicano da Palazzo Santa Lucia, sede della Regione, il cui governatore Vincenzo De Luca, però, ha anticipato tutti vaccinandosi tra i primi: “Ho fatto da cavia per i campani”, si è giustificato. Al momento sono rimasti fuori anche i malati oncologici e i dializzati. Solo nei piccoli centri è iniziata la vaccinazione domiciliare. “Per gli over 65 attendiamo la scheda di consenso informato che deve inviarci il ministero”. Il caso

In Puglia ogni Comune ha il suo punto vaccinale

In Puglia sono in corso le vaccinazioni sul personale della scuola, delle forze dell’ordine e sugli over 80 che non hanno problemi di deambulazione. La Regione ha attivato 290 punti di somministrazione: “In ogni comune ce n’è uno”, dice l’assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco. Che conta di chiudere questa fase della campagna entro fine mese. Dal 6 aprile toccherà ai 3mila 600 medici di famiglia scendere in campo, ma non sono previste prenotazioni: saranno loro a contattare gli over 80 in assistenza domiciliare e i pazienti fragilissimi. Ad aprile, in base alle priorità, toccherà ai 390mila pugliesi fra i 70 e 79 anni. “Ma non abbiamo dettagli, perché non sappiamo quanti vaccini avremo”, rimarca Lopalco. È possibile che siano attivati i canali Cup e FarmaCup. In arrivo un sito Internet per pubblicizzare il programma.

Sicilia, per i fragili ancora niente vaccino

Al via oggi in Sicilia la prenotazione per gli over 70, ma per i fragili ancora niente vaccino. Nell’Isola è possibile fissare l’appuntamento tramite Poste in uno dei 144 centri vaccinali solo per over 80 (180 mila su 320 mila i prenotati, appuntamenti disponibili dai primi di aprile) e per il personale scolastico (170 mila prenotati su 135 mila e date libere da marzo). Sono partite le vaccinazioni a domicilio per 11 mila disabili gravissimi, ma restano fuori gli altri disabili. Per i servizi essenziali si procede in ordine sparso: sono partite le somministrazioni su chiamata diretta delle Asp, tramite elenchi forniti dalla Regione, per avvocati e magistrati mentre sono ai nastri di partenza netturbini, personale della Protezione civile e impiegati di Agenzia delle entrate. Per personale della sanità, rsa, forze dell’ordine e carceri le vaccinazioni sono alle battute finali. Aperti finora quattro hub con oltre 50 postazioni ciascuno a Palermo, Catania, Messina e Siracusa.

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